Serie Tv, "Babylon Berlin"la Germania degli Anni Ventiche si prepara al nazismo

In Italia su Sky dal 28 novembre Il regista: "Una Capitale simile a oggi"

Una Berlino cosmopolita. Un posto pieno di vita, dove non esistono freni: un mix di droga, sesso e corruzione. Può sembrare strano, ma siamo nel 1929: è la fotografia di una città che si prepara al nazismo. Babylon Berlin, la nuova serie tv di Sky e Betafilm, racconta la capitale tedesca in modo inedito.

Lo scenario è perfetto per una crime-story.  La serie ha già avuto un grande successo in Germania e non solo. Il prodotto è stato venduto in oltre 30 paesi, compresa l’Italia. La serie sarà disponibile infatti, su Sky Atlantic dal 28 novembre. A dirigerla Tom Tyker, Henk Handloegtenm e Achim von Borries, che hanno potuto contare su un budget importante, più di 40 milioni di euro.

La trama si ispira ai sette libri di Volker Kutscher. Il protagonista è un ispettore di polizia che deve fare luce su un caso, che lega il mondo della pornografia a quello della mafia. Una storia di droga e corruzione, che vedrà l’ispettore intrecciare la sua esistenza con quella della giovane stenografa Charlotte Ritter.

«Babylon Berlin racconta un periodo affascinante, ma anche complicato e disastroso per la Germania, l’Europa e il mondo intero, perché furono quegli anni di grande libertà e di crisi che portarono a creare dei veri e propri mostri.» racconta da Roma alla festa del cinema Tom Tyker, nominato ieri presidente di giura al Festival di Berlino 2018.

E’ la storia di una generazione perduta, afflitta dalla disoccupazione, dalla crisi e dalla disfatta della prima guerra mondiale. Berlino trova rifugio nell’intrattenimento, nella cultura e in quello stile di vita goliardico e prorompente. Una maschera, che da lì a poco svelerà un bisogno di rivalsa e di vendetta, conquistato con Hitler e il nazismo.

Per Tyker la situazione di quegli anni è molto attuale con la Berlino odierna, in cui le elezioni hanno fatto entrare per la prima volta la destra in Parlamento. «All’epoca i nazisti non vennero presi sul serio, erano considerati dei veri e propri clown e noi oggi non possiamo sapere cosa accadrà».

Valerio Toma

Nato a Cagliari nel 1992, dopo la maturità scientifica frequenta il corso di laurea in Lingue e Comunicazione alla Facoltà di Cagliari. Completa il percorso accademico con 110 e lode presentando la tesi “Tanti anchor, altrettanti linguaggi’’: uno studio sui modelli di conduzione dei notiziari italiani. Parla fluentemente l’inglese e il tedesco.