47 miliardi in fumo: Bat compra Camel e Winstongià possedeva Lucky Strike

Ora è il secondo gruppo al mondo e dichiara guerra alla Marlboro

Colpo grosso della British American Tobacco, che acquisisce la rivale (ma già controllata) Reynolds. Un affare da oltre 47 miliardi di dollari per il colosso delle sigarette: la BAT è infatti proprietaria di brand quali Lucky Strike, Rothmans, Dunhill, MS, e con questa fusione andrà a controllare i marchi Camel, Kent e Pall Mall.

BAT, che già ha una partecipazione in Reynolds per una quota pari al 42%, sborserà quasi 47 miliardi di dollari per l’acquisizione del restante 58: “Siamo azionisti di Reynolds dal 2004 -ha commentato Nicandro Durante, CEO della BAT- e siamo molto contenti di aver raggiunto un accordo”.

Con questa acquisizione, il gruppo guidato dal brasiliano Durante diventa il secondo gruppo mondiale nel business delle sigarette alle spalle della Altria, la ex Philipp Morris, che possiede brand quali Chesterfield, Marlboro, Diana e Merit.

In un momento difficile per l’industria del tabacco, in un mondo in cui si fuma sempre di meno grazie alla conoscenza più approfondita dei danni del fumo stesso, c’è una parziale controtendenza nel vedere una modesta risalita nel mercato in espansione delle e-sig, le sigarette elettroniche.

Secondo altri invece il timore della Hard Brexit e l’uscita drastica dal mercato economico europeo minacciato, fra le possibilità, dalla Premier inglese Teresa May, ha condotto molte società ha cercare nuovi asset più globali.

Infine per l’agenzia di rating Moody’s lo sforzo economico che BAT si trova ad affrontare, con i prestiti ponte richiesti a diverse banche, mette a rischio il rating A3 della stessa British American Tobacco: “L’operazione rafforza il profilo di business di Bat – dicono gli analisti – ma spinge a un significativo deterioramento il profilo di credito”.

Lorenzo Capezzuoli Ranchi

Nato a Roma durante i mondiali di Italia ’90, è iscritto all'Ordine dei Giornalisti del Lazio, albo pubblicisti. Dopo una esperienza a New York, dove studia Broadcast Journalism alla New York Film Academy, torna nella Capitale per il Master in giornalismo della Lumsa. Estroverso, spigliato e gran chiacchierone, guarda al prossimo biennio col sorriso.