NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 15:04 del 6 dicembre 2024

HomePolitica Sondaggi elettorali Tognon: “Non spostano il voto ma sono strumento prezioso”

Sondaggi elettorali
Tognon: "Non spostano voti
ma sono strumento prezioso"

L'ex sottosegretario a Lumsanews

"Giusto vietarli negli ultimi 15 giorni"

di Luisa Vittoria Amen01 Febbraio 2018
01 Febbraio 2018

Mancano 30 giorni alle elezioni politiche del 4 marzo, quando si concluderà una campagna elettorale che verrà ricordata, più di ogni altra come quella delle promesse iperboliche. Anche per questo esistono i sondaggi, per quantificare non solo gli equilibri dell’elettorato, ma anche la credibilità dei leader. Eppure, di sondaggi sentiremo parlare ancora per poco.

Il regolamento approvato con la legge 249/97 per tutelare la correttezza dell’informazione, sancisce, tra le altre norme il divieto di pubblicazione o diffusione dei risultati nei quindici giorni precedenti le consultazioni e fino alla chiusura delle operazioni di voto. Ne parliamo con Giuseppe Tognon, già sottosegretario per l’università e la ricerca nel primo governo Prodi e docente di filosofia all’Università LUMSA. “Si tratta di una legge ormai datata: è ormai noto che i partiti politici commissionino sondaggi fino all’ultimo giorno delle elezioni. Il limite dei 15 giorni è sicuramente necessario ad evitare speculazioni ma è anche una finzione perché chi ha in mano i dati alla fine trova sempre il modo di farli circolare. Credo che l’elettore non si faccia realmente condizionare dai sondaggi. Non è un caso che il limite sia fissato proprio a 15 giorni, è proprio quello il periodo degli spostamenti dell’elettorato”

I sondaggi considerati migliori rispettano una serie di criteri scientifici. Per esempio, un sondaggio è ritenuto affidabile se ha un margine di errore del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. Ciò significa che devono esserci il 95 per cento di possibilità che i risultati ottenuti dal sondaggio si assestino entro tre punti percentuali dal risultato finale del voto. Per riuscirci è necessario conoscere le opinioni di un campione formato da almeno mille persone che sia rappresentativo della popolazione che si vuole studiare.

Ma quanto sono effettivamente utili i sondaggi ai fini del voto? “I sondaggi sono diventati indispensabili ma non sono molto potenti nello spostamento dell’elettorato- spiega Tognon -Rimangono però l’unico strumento prezioso per valutare la qualità dei singoli collegi uninominali dal punto di vista dei diversi candidati”.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma

ARTICOLI PIU' LETTI

Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig