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Spoleto, identificato cadavere fatto a pezzi in un sacco. Il Procuratore: “Nessun fermo”

di Enza Savarese23 Settembre 2025
23 Settembre 2025

I rilievi delle forze dell'ordine sul luogo dove è stato ritrovato un cadavere in un sacco nei pressi della ferrovia a Spoleto | Foto Ansa

SPOLETO – Resti umani abbandonati in un sacco dell’immondizia. Il macabro ritrovamento fatto a Spoleto è avvenuto nel quartiere Casette nella serata di lunedì. A notare il sospetto involucro nero tra i giardini pubblici e la linea ferroviaria è stato un passante. Arrivati sul posto, i carabinieri hanno delimitato la zona constatando che nel sacco c’erano resti umani fatti a pezzi. I primi rilevi hanno constatato che la vittima è deceduta per ferite da taglio alcuni giorni prima del ritrovamento. Sarebbe stata individuato l’identità della vittima, ma stando a quanto dichiarato dal Procuratore del comune umbro “al momento non ci sono fermi”. In mattinata nella zona è stato ritrovato anche un secondo sacco nero su cui si stanno concentrando le indagini dei carabinieri.

Le indagini sulle persone scomparse

Gli inquirenti hanno incrociato i dati delle persone scomparse nella speranza di un riscontro, tra questi le indagini si sono subito concentrate sul ragazzo bengalese di 21 anni scomparso. A dare l’allarme lo scorso giovedì sono stati i genitori e il fratello della vittima, residenti a Roma, mentre il giovane viveva a Spoleto per lavorare nel settore della ristorazione, ma il suo telefono era irraggiungibile dalle 11 di giovedì mattina.

A convalidare la pista del ventunenne scomparso sarebbe stata anche la bicicletta elettrica che copriva il sacco dei resti. Il giovane infatti la scorsa settimana si sarebbe allontanato proprio su un mezzo simile, dettaglio che ha ulteriormente insospettito gli inquirenti.

L’analisi delle telecamere di sorveglianza 

Essenziali per le indagini sono al momento le registrazioni delle telecamere di sorveglianza di una casa privata che sono già state acquisite dalle forze dell’ordine e sono al momento in fase di analisi. Le immagini serviranno non solo a identificare eventualmente il colpevole, ma a verificare se la vittima sia stata uccisa nella zona ferroviaria o altrove.

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