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HomeCronaca Taser, dal Decreto Sicurezza 2018 ai protocolli d’uso: la posizione della Polizia di Stato

Il taser è un'arma propria
Va usato in situazioni
particolarmente rischiose

La posizione della Polizia di Stato

"Non bisogna colpire parti vitali"

di Sofia Landi28 Novembre 2025
28 Novembre 2025
Un poliziotto con un taser

Un poliziotto con un taser | Foto Ansa

Introdotto dal Decreto Sicurezza del 2018 –targato Matteo Salvini, allora ministro dell’Interno –, il taser entra nella dotazione ordinaria delle forze dell’ordine dal 2022, in seguito a un periodo di sperimentazione. Considerata a tutti gli effetti come “mezzo di coercizione fisica”, la pistola elettrica genera da anni controversie e perplessità. Lumsanews ha fatto chiarezza sullo strumento e sui protocolli d’uso insieme alla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato. 

Pistola elettrica, arma a impulsi, storditore. Insomma, come possiamo definire  il taser? 

“È un dispositivo che emette impulsi elettrici a corto raggio mediante la proiezione di due dardi collegati all’arma tramite fili conduttori. La sentenza n. 8991 del 16 settembre 2022 (pubblicata il 2 marzo), della sezione I penale della Corte di Cassazione ha considerato il taser un’arma comune da sparo”. 

Quali sono le linee guida a cui devono attenersi gli agenti? 

“L’uso dello strumento deve avvenire nel rispetto dei principi di necessità, proporzionalità e adeguatezza, garantendo la sicurezza propria e altrui, valutando sempre lo scenario operativo. Qualora le circostanze lo consentano, l’impiego del taser può essere preceduto da una fase di ‘avvertimento’, a scopo dissuasivo, che consiste, in buona sostanza, nel mostrare la pistola al soggetto e, nel caso lo stesso non desista dalla condotta, dall’attivare il crepitio dell’arco voltaico”. 

Secondo il vademecum per operatori taser, gli agenti devono evitare di colpire alcune parti delicate del corpo. 

“In quanto arma propria, il taser va utilizzato in situazioni particolarmente rischiose, ed evitando di attingere il soggetto nelle parti vitali del corpo. Ovvero la testa, il collo, gli occhi, il torace e gli organi genitali”. 

Quali sono gli obblighi previsti dal protocollo al termine dell’intervento? 

“La verifica immediata delle condizioni del soggetto attinto, con ausilio del personale sanitario presente sul posto, già allertato dalla sala operativa della Questura competente. Inoltre, il ripristino delle condizioni di sicurezza e la disattivazione del taser”.

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