Al via a Palazzo Chigi il tavolo sul dossier sicurezza e immigrazione nell'ambito dell'agenda 2023. Alla riunione, presieduta dal premier Giuseppe Conte, sono presenti i ministri dell'Interno e della Difesa, Luciana Lamorgese e Lorenzo Guerini, i viceministri dell'Interno Vito Crimi e Matteo Mauri, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. Presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Per le delegazioni della maggioranza sono presenti la senatrice M5S Alessandra Riccardi, la senatrice Roberta Pinotti (Pd), i parlamentari Gennaro Migliore e Laura Garavini (Iv), la senatrice Loredana De Petris e il deputato Nicola Fratoianni (Leu), Roma, 17 febbraio 2020. ANSA/ATTILI/US PALAZZO CHIGI ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

Tensione nella maggioranzaSul tavolo del governoSicurezza e immigrazione

Ieri la discussione su decreti sicurezza Renzi: "Pensiamo a un nuovo governo"

Rimane alta la tensione nel governo. Sul tavolo della maggioranza numerosi i nodi da sciogliere: dalla riforma delle intercettazioni alla questione delle nomine pubbliche, dalla prescrizione al milleproroghe, passando per la modifica ai decreti sicurezza. Su quest’ultimo punto, l’idea che è emersa dalla riunione di ieri a Palazzo Chigi, è quella di creare due decreti separati da varare entro marzo, uno sulla sicurezza e l’altro sull’immigrazione. Tuttavia, la discussione ha registrato uno stop rimanendo sulle linee generali senza entrare nello specifico delle modifiche. Il segretario dem Nicola Zingaretti si è detto fiducioso. Vito Crimi, reggente del Movimento 5 Stelle però frena: “I dl sicurezza sono stati concepiti sulla scorta di una esigenza reale, per affrontare criticità. Tornare indietro vanificherebbe i positivi risultati raggiunti”.

Oggi il capogruppo di LeU, Federico Fornaro cerca di smorzare i toni: “Sui temi della sicurezza e dell’immigrazione si è avviato un positivo confronto all’interno della maggioranza. L’obiettivo è dare attuazione in tempi rapidi al programma di governo che prevede di mettere mano ai decreti Salvini per costruire una nuova politica sull’immigrazione con un maggior ruolo dell’Europa e dare maggiore sicurezza ai cittadini”.

Il leader leghista, invece, attacca e si dice pronto a raccogliere milioni di firme in tutta Italia per fermare un ritorno al passato. Nel frattempo, dopo il via libera del Senato ai magistrati nella vicenda Gregoretti, l’ex vicepremier è alle prese con la richiesta di autorizzazione per il caso Open Arms per “plurimo sequestro di persona aggravato” e “di rifiuto di atti d’ufficio”. Ieri, Salvini ha depositato la sua memoria difensiva alla Giunta delle Immunità che oggi si riunirà. Mentre oggi è previsto per il leader leghista  per un incontro pubblico al Teatro Augusteo di Napoli. Nella stessa città anche le sardine hanno organizzato una manifestazione in piazza Dante.

Ad agitare ulteriormente le acque nella maggioranza è il leader di italia Viva, Matteo Renzi, che usa la sua “e-news” per agitare l’esecutivo del Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali. “Vogliono buttare Italia Viva fuori dalla maggioranza, ma se così fosse si farebbe un nuovo governo, non le elezioni”, ha affermato Renzi. Secondo quanto riporta La Stampa, si parlerebbe anche di un accordo segreto con Matteo Salvini per dare vita ad un nuovo esecutivo. Un’alleanza per ridisegnare i collegi elettorali dopo il referendum sul taglio dei parlamentari.

Questa mattina è intervenuto a L’Aria che tira (La7), Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia: “Renzi polemizza con il governo perché ha la necessità di rimanere sotto i riflettori per aumentare i consensi ma dovrebbe avere il coraggio di far cadere l’esecutivo e chiedere il consenso agli italiani”.

Camilla Canale

Cresciuta tra Roma e Milano ma adottata dal Kenya. Ha studiato Filosofia e Scienze Politiche e si è appassionata ad entrambe. Ricercatrice, surfista, videomaker e umorista di professione. La sua ambizione è di rendere la cultura accessibile universalmente. L’informazione e la verità sono i suoi strumenti.