HomePolitica Tiziano Renzi indagato per traffico d’influenze relativo ad appalti Consip

Tiziano Renzi indagato
per traffico d'influenze
relativo ad appalti Consip

Invitato dal pm a comparire per l'accusa

di aver favorito l'immobiliarista Romeo

di Nancy Calarco17 Febbraio 2017
17 Febbraio 2017

Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, è indagato dalla Procura di Roma. Coinvolto nell’inchiesta sugli appalti Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione, gli viene contestato il reato di concorso in traffico di influenze. Verrà interrogato la prossima settimana, e i carabinieri gli avrebbero notificato oggi, a Scandicci, l’invito a comparire fissando l’interrogatorio già per la prossima settimana a Piazzale Clodio, a Roma.

La Consip (Concessionaria dei servizi informativi pubblici) è una società per azioni, che opera per il ministero dell’Economia ed è anche controllata al 100% dallo stesso ministero. Il compito della spa è quello di fare da centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione. Tramite accordi e convenzioni l’obiettivo è ridurre i costi. Grazie alla Consip sono stati risparmiati oltre 10 miliardi in tre anni, grazie alla conduzione di gare di appalto per l’acquisto di beni e servizi.

L’inchiesta è stata trasferita da Napoli alla procura di Roma per competenza. Nel fascicolo sono già iscritti per rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento, l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e attuale ministro dello sport, Luca Lotti. Coinvolti inoltre il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Tullio Del Sette e il comandante della Legione Toscana dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia.

La figura di Tiziano Renzi era divenuta oggetto dell’attenzione investigativa per il suo legame con Carlo Russo, imprenditore toscano del settore farmaceutico. Russo è legato a sua volta con uno dei personaggi chiave dell’inchiesta napoletana, l’imprenditore Alfredo Romeo. Quest’ultimo è stato accusato di essere il motore delle pratiche corruttive che avrebbero pilotato gli appalti Consip.

Non sono stati ancora resi pubblici gli episodi precisi in cui, secondo i pm romani Paolo Ielo e Mario Palazzi, il padre dell’ex premier e il suo amico Carlo Russo, indagato per lo stesso reato, avrebbero usato la loro influenza sull’amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni per favorire le mire di Romeo, anche se alcune indiscrezioni puntano l’attenzione verso l’appalto Fm4, il facility management per i servizi a tutti gli uffici pubblici italiani.

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