La scritta della Acelor Mittal sullo stabilimento siderurgico ex Ilva di Genova Cornigliano. Genova, 05 novembre 2019. ANSA/LUCA ZENNARO

Tre esplosioni nella notteall'ex Ilva di TarantoNessuno è rimasto ferito

L'allarme dei sindacati Fiom e Uilm "È la prova che serve più manutenzione"

Paura nella notte a Taranto. Tre esplosioni sono avvenute la notte scorsa nell’impianto Idf a servizio del Convertitore 1 dell’acciaieria 2 nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal. Non si sarebbero registrati feriti. L’incidente avrebbe provocato, secondo fonti sindacali, diversi squarci alle tubazioni della condotta di aspirazione del recupero gas.

L’episodio è avvenuto alla vigilia della fermata dell’acciaieria 1 e del conseguente aumento della produzione per l’acciaieria 2 per il quale, insistono i sindacati, è necessaria la manutenzione. I coordinatori di fabbrica Fiom e Uilm, Francesco Brigati e Gennaro Oliva, precisano in una nota che “l’acciaieria 2 non può sostenere l’aumento produttivo a 3 convertitori e gli ultimi episodi lo testimoniano”.

I sindacati chiedono quindi ad ArcelorMittal di tornare sui propri passi e sospendere immediatamente la scelta unilaterale di fermare l’acciaieria 1. I continui rinvii e ritardi sulla manutenzione ordinaria e straordinaria determinano, in caso di aumento produttivo, situazioni di pericolosità tanto dal punto di vista della sicurezza che dell’ambiente.

Per la fermata dell’Acciaieria 1 ArcelorMittal ha già annunciato una riduzione di personale da 477 a 227 unità, che determinerà la collocazione di 250 lavoratori in Cassa integrazione ordinaria.

Chiara Viti

Classe 1993. Ha studiato Filosofia a Roma e si è specializzata in Editoria e Giornalismo. Si è avvicinata al mondo della comunicazione lavorando come Ufficio Stampa, poi uno stage nella redazione di Report (Rai 3). Adesso è giornalista praticante presso la Lumsa Master School.