Tredicenne suicida a Roma. Si cerca la soluzione sul suo tablet e cellulare

tredicenneSi continua a indagare sulle motivazioni che hanno spinto al suicidio la tredicenne capoverdiana, adottata quattro anni fa da una benestante famiglia di Roma.
La risoluzione, secondo gli inquirenti guidati dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, potrebbe trovarsi nei contenuti del tablet e del cellulare della ragazzina, di cui i genitori non sapevano l’acquisto. Proprio la scoperta da parte della madre adottiva di questi e altri oggetti costosi posseduti dalla figlia era stata la motivazione del litigio tra le due. Litigio dopo il quale la giovane ha deciso di scrivere un biglietto in cui chiedeva scusa ai genitori adottivi, per poi impiccarsi nella sua cameretta in un appartamento a Trastevere. Le scuse derivano dal pentimento per aver fatto qualcosa di sbagliato e, anche se non si esclude la possibilità che il rimorso sia scaturito dall’aver rubato quegli oggetti, al momento la pista più accreditata per gli acquirenti è che nella vita della tredicenne possa essersi intromesso un uomo adulto, che la riempiva di regali e che avrebbe turbato la ragazzina al punto da spingerla a togliersi la vita.
L’analisi delle conversazioni contenute proprio in quel tablet e in quel cellulare potrebbero portare all’individuazione dell’ipotetico “benefattore”. Non ci sono invece dubbi sul fatto che si sia trattato di suicidio. L’autopsia, infatti, non ha riscontrato segni di violenza sul corpo della giovane.
Intanto questa mattina gli inquirenti stanno riascoltando la madre, per capire se durante il litigio la giovane ha dato qualche indizio che possa far giungere alla risoluzione del caso.

Silvia Renda

Silvia Renda

Nata a Lamezia Terme il 20 Aprile 1991. Vive da qualche anno a Roma dove ha conseguito la laurea triennale con votazione 110 e lode in Scienze della comunicazione (percorso giornalismo, uffici stampa e relazioni pubbliche) presso l’Università Lumsa, con una tesi dal titolo “La nuova vecchia retorica politica italiana: comunicazione nell’era della politica pop”. Ha collaborato con redazioni giornalistiche online. E' attualmente praticante della Scuola di Giornalismo dell’Università Lumsa.