NEW YORK – Offese rivolte alle donne, alle persone con disabilità e anche ai suoi avversari. Gli insulti e le umiliazioni sembrano essere parte integrante della comunicazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa, quando Catherine Lucey, giornalista di Bloomberg, ha posto a Trump una domanda sul caso Epstein. Il presidente Usa evidentemente infastidito ha risposto dicendo: “Quiet, quiet piggy”. Un insulto sessista e specista, cioè contro gli animali.
Le offese abiliste e l’insulto a Biden
Non è la prima volta che accade né la prima volta che nel mirino di Trump c’è un giornalista. Già durante un comizio che si è tenuto nel 2015 nella Carolina del sud il presidente ha scimmiottato Serge Kovaleski del Nyt. I comizi sembrano diventare i palcoscenici preferiti di Trump. Durante un incontro elettorale nel 2019 in Minnesota viene bersagliato l’allora ex vice presidente Joe Biden, soprannominato Sleepy Joe.
Un vero e proprio modus operandi che infiamma i toni politici sempre più accesi. Resta solo da capire se gli elettori continueranno a premiare questa aggressività o se chiederanno un cambio di toni.


