Ucciso da un drone americano Al-Libi, numero due di Al Qaeda

Dopo ventiquattro ore di incertezza, il Pentagono ha confermato che nel raid di droni, sferrato lunedì a Mir Alì, in Pakistan, è stato ucciso Abu Yahya al-Libi. Il militante libico era uno dei probabili successori di Osama Bin Laden, visto che veniva considerato il numero 2 del movimento terroristico. Al-Libi era sempre scampato alla cattura da parte degli americani fino all’alba di lunedì quando in un attacco compiuto a Hesokhel, roccaforte dell’estremismo islamico, è arrivata la sua fine.

Persona di gran rilievo all’interno di Al Qaeda. Il militante libico ha svolto vari ruoli all’interno di Al-Qaeda. Ideologo del terrorismo, ma anche ispiratore e stratega dei numerosi attacchi terroristici. Ecco perchéla Casa Bianca ritiene che la sua uccisione rappresenti un duro colpo all’organizzazione terroristica fondata da Osama Bin Laden. Alcune informazioni dell’intelligence Usa confermano che «non c’è al momento un evidente successore all’altezza delle responsabilità di Abu Yahya al-Libi».

L’eterna lotta al terrorismo. Dopo esser stato catturato dagli americani nel 2005, Al-Libi era evaso anche dalla prigione di Bagram. Nel 2009la Cia era convinta di averlo ucciso, sempre con un drone. Con l’intensificarsi degli attacchi degli aerei senza pilota, gli Stati Uniti hanno causato molte vittime all’interno delle file qaediste. Barack Obama, del resto, l’aveva detto che la lotta al terrorismo non sarebbe finita con la cattura di Bin Laden.

La lotta al terrorismo, però, sta suscitando negli Usa molte polemiche. Si parla di omicidio mirato in base al quale i soldati americani avrebbero eliminato terroristi nell’area tribale o in Yemen causando delle vittime civili. La popolazione locale ha contestato le incursioni americane eseguite con i droni e alla Casa Bianca temono che tutto ciò possa accrescere l’avversione nei confronti degli Stati Uniti.