epa06550690 Director Steven Soderbergh poses during a photocall for 'Unsane' at the 68th annual Berlin International Film Festival (Berlinale), in Berlin, Germany, 21 February 2018. The Berlinale runs from 15 to 25 February. EPA/PHILIPP GUELLAND

Un film con l'iPhoneAl Festival di Berlinola novità di Soderbergh

Due settimane di riprese per Unsane "Non torno indietro da questa svolta"

Un film girato interamente con un iPhone. È questa la grande novità presentata al Festival di Berlino dal regista Steven Soderbergh, con la sua pellicola Unsane.

Il thriller – fuori concorso alla rassegna cinematografica – racconta la storia di una ragazza, interpretata da Claire Foy, che ha da poco cambiato città per scappare da uno stalker, ma che finisce involontariamente in un istituto per la sanità mentale dove le sue paure si trasformeranno di nuovo in realtà, dal momento che la struttura è diretta proprio dal suo molestatore.

Il regista, famoso per la trilogia di Ocean’s Eleven, ha spiegato questa novità nel modo di girare il film commentando la “fase di transizione” che vive la cinematografia mondiale, promuovendo l’utilizzo di nuove camere e supporti molto innovativi e tecnici. “Dunque, perché non utilizzare il digitale?”, si è domandato Soderbergh, che ha inoltre dichiarato che non crede di tornare più indietro da questa svolta tecnica e stilistica.

Il film è stato girato in appena due settimane e l’utilizzo dell’iPhone ha permesso a Soderbergh di poter utilizzare alcuni espedienti tecnici e artistici inediti. “Il principale vantaggio – ha sottolineato – è che potevo piazzare l’obiettivo ovunque volessi. Ho usato tanti primissimi piani, con la lente vicina al volto degli attori. Non è una composizione tipica per me, ma sentivo che era necessario per un film che doveva essere molto visuale. Tutti usiamo i telefoni per fare foto e la familiarità col congegno minimizza negli attori la sensazione di stare girando un film”.

Il regista ha spiegato poi che l’utilizzo di un telefonino vincola l’operatore nell’uso del fuoco selettivo e occorre quindi prevedere ogni singolo movimento degli attori e provare molte volte le scene. Ha poi annunciato l’inizio delle riprese di un altro film con la stessa tecnica già dalla prossima settimana.

Salvatore Tropea

Classe 1992, dopo la maturità scientifica si laurea in Scienze della Comunicazione alla Lumsa. Collabora con il mensile locale calabrese L’Eco del Chiaro; con il giornale studentesco e la WebTV della Pontificia Università Lateranense e con il portale online farodiroma.it. Attualmente frequenta il Master in Giornalismo alla Lumsa, dopo aver frequentato il Master in Digital Journalism alla Lateranese e aver svolto due mesi di stage a Radio Vaticana. Con il Master in Giornalismo della Lumsa ha svolto tre mesi di stage presso la redazione de Il Venerdì di Repubblica e attualmente sta svolgendo uno stage di tre mesi presso la redazione italiana di Vatican News