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Vertice del centrodestra
dopo i risultati elettorali
Meloni vuole Draghi al Colle

Pesano le posizioni diverse sul Governo

serve una linea condivisa sull'agenda

di Valerio Albertini19 Ottobre 2021
19 Ottobre 2021

“Nel centrodestra abbiamo tre posizioni diverse sul governo. E questo è qualcosa su cui ragionare perché disorienta i nostri elettori”. È con queste parole che la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha richiesto urgentemente un vertice a tre con Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, rispettivamente a capo di Lega e Forza Italia, che dovrebbe tenersi già in questa settimana. La necessità, secondo Meloni, è quella di costruire la coalizione del futuro “per mettere in campo una proposta chiara, credibile, coraggiosa e coesa di governo della nazione, che sia perfettamente riconoscibile”.

Salvini si mostra pronto a dialogare con gli alleati ma, allo stesso tempo, ribadisce l’intenzione di non uscire dal governo Draghi e quella di cercare di incidere sulle decisioni senza strappi. Sul tavolo quota 100, reddito di cittadinanza e l’eventuale sfiducia al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Berlusconi si presenterà al vertice con la consapevolezza che l’unica vittoria del centrodestra, quella di Trieste, è targata Forza Italia. Per questo motivo non ha intenzione di sfilarsi dalla coalizione, allontanando la tentazione del polo centrista con Italia Viva e Azione, ma allo stesso tempo ammonisce i due alleati: “Devono mostrarsi all’altezza della situazione e della sfida difficile che abbiamo davanti”.

Il Cavaliere tiene aperta anche la porta che lo manderebbe al Quirinale, proprio grazie al sostegno di Salvini e Meloni. La stessa leader di Fratelli d’Italia, però, auspica un altro futuro per il Colle: “Eleggiamo Mario Draghi e torniamo a votare”. Un messaggio indirizzato al segretario del Pd Enrico Letta, che invece proprio ieri ha formalmente scartato l’ipotesi del voto anticipato, mossa utile a tenere uniti i gruppi parlamentari. In realtà, all’interno dello stesso partito, Nicola Zingaretti e Goffredo Bettini propenderebbero per un’altra soluzione: votare Draghi al Quirinale per andare alle elezioni, prendendo d’infilata gli avversari, tramortiti dal risultato delle Amministrative.

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