Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in visita ufficiale all'Accademia della Crusca durante la relazione "Lingua e diritto", Firenze, 9 ottobre 2018. ANSA/FILIPPO GABUTTI

Vertice tra Giuseppe Contee le aziende partecipate"Strategia su investimenti"

Il premier cerca nullaosta dei manager su Def e valutazioni su riforma pensioni

Una lettera su carta intestata da Palazzo Chigi. Destinatari: le aziende partecipate dello Stato. Il contenuto del messaggio è la convocazione da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per oggi pomeriggio degli amministratori delegati delle principali aziende del Paese. Così al terzo piano di Palazzo Chigi, il premier chiederà la partecipazione attiva di Cdp, Terna, Leonardo, Snam, Enel, Eni, Saipem, Ansaldo Energia, Poste, Fincantieri, Italgas, Ferrovie e Open Fiber per investire di più e meglio.

Sul tavolo ci sarebbero 38 miliardi messi a disposizione dalle legislature precedenti per i prossimi quindici anni, oltre a quelli previsti per il prossimo triennio nella Manovra. L’intenzione di Conte è quella di rafforzare il Documento di economia e finanza attraverso il nullaosta delle maggiori aziende partecipate italiane. Il premier chiederà una valutazione degli effetti del superamento della legge Fornero sulle assunzioni; sapere cioè quanti nuovi contratti potranno essere stipulati a fronte delle uscite che arriveranno se la legge venisse abrogata. Un dato importante per l’esecutivo che da giorni si trova a fronteggiare la bocciatura da più fronti della nota di aggiornamento al Def. Avere la certezza da parte delle aziende di un forte aumento dell’occupazione, potrebbe rendere il governo più sicuro sul mantenere il punto e non indietreggiare sulla Manovra.

C’è di più: secondo quanto contenuto nella lettera, il governo gialloverde “sta per varare una società di servizi che sia di supporto alle amministrazioni nella fase di progettazione e di selezione tramite i bandi pubblici”. L’intenzione è quella di superare i vincoli del codice degli appalti che bloccano o rallentano molti lavori.

Giulia Torlone

Aquilana di nascita, si è laureata in Italianistica e vive a Firenze. Ha lavorato nel settore della cooperazione internazionale occupandosi di ufficio stampa. Redattrice su temi di diritto alla cittadinanza e giustizia sociale, ha concentrato il suo lavoro sui Paesi del bacino del Mediterraneo.