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Violenza sulle donne, bagarre tra Ruocco e Carfagna Boldrini: “Rammarico per aula vuota nel giorno della Convenzione di Istanbul”

di Federica Macagnone28 Maggio 2013
28 Maggio 2013

È polemica, seppur a distanza, tra Carla Ruocco, deputata del movimento 5 stelle e Mara Carfagna, ex ministro delle Pari opportunità e attuale portavoce dei deputati del Pdl. La bagarre si è scatenata dopo la discussione in aula sulla ratifica della Convenzione di Istanbul, sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, provvedimento del quale la deputata Carfagna è relatrice.
A scatenare le ostilità un commento della deputata Ruocco che su Facebook ha scritto: «La Carfagna(si,la Carfagna)… Ha appena letto, dinanzi ad un’aula vuota, eccetto noi del 5 Stelle, una relazione sulla violenza sulle donne in cui incitava, tra l’altro, la tv a non strumentalizzare il corpo femminile nelle trasmissioni… Ma è quella stessa Carfagna? Sarà per questo che le sue colleghe pdelline sono tutte assenti??? Per non assistere a questa pagliacciata?». Non è tardata la replica dell’ex ministro che ha espresso un secco no alle donne che usano «le stesse modalità di violenza che usano i maschi». «Spesso la violenza contro le donne – ha detto Carfagna – nasce proprio dall’atteggiamento di alcune donne che usano le modalità più ignobili e infamanti contro altre donne». Dunque ha continuatola Carfagna i «sono comportamenti superficiali di chi giudica solo sulla base di pregiudizi. Si tratta di preconcetti imbecilli».
Ma non è stata l’unica polemica della giornata. Laura Boldrini, presidente della Camera, ha espresso rammarico per i troppi banchi vuoti in aula: «Mi congratulo, onorevole Carfagna, per questa dettagliata relazione. La ringrazio. Spiace solo vedere che questa aula sia così vuota. Noi comunque continuiamo con il nostro impegno e i nostri lavori». Nel corso della relazione Mara Carfagna aveva sottolineato che «la ratifica della Convenzione di Istanbul costituisce un’occasione da non perdere per continuare ad affrontare e contrastare il fenomeno della violenza nei confronti delle donne in un’ottica globale, anche attraverso la promozione di un cambiamento culturale poiché è ormai innegabile che la violenza sulle donne affonda le sue radici in una cultura dominante e profondamente indifferente o addirittura ostile ad una piena uguaglianza tra uomini e donne».
La Convenzione di Istanbul è il primo strumento internazionale per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza.La Convenzioneè stata firmata nel settembre scorso a Strasburgo dall’Italia dall’allora ministro Elsa Fornero. Se il Parlamento italiano darà il suo benestare, l’Italia sarà il quinto Paese ad aver ratificatola Convenzione, che però, per entrare in vigore, ha bisogno della ratifica di dieci Paesi, di cui almeno otto membri del Consiglio d’Europa.

 Federica Macagnone

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