Violenze sui bambinidi una materna in Calabriadue maestre sotto accusa

A Vibo Valentia nuovo caso di percosse L'esperto: "Un fenomeno in aumento"

Urla, minacce, insulti e percosse. I bambini di una scuola primaria della provincia di Vibo Valentia, in Calabria, venivano sottoposti sistematicamente a maltrattamenti, intimidazioni e soggezione. Questa mattina, all’alba, i carabinieri della Compagnia di Tropea di Reggio Calabria hanno effettuato un’operazione finalizzata all’esecuzione degli obblighi di dimora di due maestre elementari.

Secondo l’accusa degli investigatori, le insegnanti, rispettivamente di 51 e 65 anni, facevano “un sistematico ricorso alla violenza fisica e psicologica nei confronti degli scolari”. Le indagini sono iniziate a seguito delle dichiarazioni delle madri di alcuni alunni e i comportamenti sono stati registrati e documentati minuziosamente dai carabinieri.

Gli obblighi di dimora sono stati emessi dal giudice delle indagini preliminari di Vibo Valentia, su richiesta della Procura della Repubblica, che ha concordato sulle evidenze investigative riportate dalle forze dell’ordine. “I magistrati infatti – riferiscono i militari – hanno ritenuto il comportamento delle insegnanti non solo indifferente ai compiti educativi a loro demandati, ma anche avulso dai comuni principi di educazione e buon senso”.

Sono inoltre in aumento i casi di maltrattamenti nelle scuole. Questo è quanto emerge dalle ricerche di Vittorio Lodolo D’Oria, esperto in Stress Lavoro Correlato degli insegnanti. In una intervista a AdnKronos ha dichiarato: “Da cinque anni a questa parte, da quando il fenomeno è sensibilmente aumentato, mi occupo delle numerose denunce di presunti maltrattamenti da parte delle maestre a danno dei propri alunni che supera oggi di gran lunga i 100 casi l’anno”.

A tal riguardo, in seguito ai presunti maltrattamenti in una scuola materna abruzzese, la neo consigliera regionale della Lega Abruzzo, Sabrina Bocchino, chiede che venga introdotta la video sorveglianza negli asili nido, nelle scuole e nelle strutture socioassistenziali.

Camilla Canale

Cresciuta tra Roma e Milano ma adottata dal Kenya. Ha studiato Filosofia e Scienze Politiche e si è appassionata ad entrambe. Ricercatrice, surfista, videomaker e umorista di professione. La sua ambizione è di rendere la cultura accessibile universalmente. L’informazione e la verità sono i suoi strumenti.