Voto, indecisi primo partitoSono soprattutto giovaniA destra operai e impiegati

Pd instabile, crescono M5S e Fdi il 42% non sa chi votare

I sondaggi restituiscono al Paese il quadro dell’ultimo scatto prima delle elezioni. Un affresco abbastanza definito e dettagliato, anche se non tutto è deciso e, ironicamente, proprio gli indecisi potrebbero mutare la situazione. Attualmente il centrodestra è saldamente al comando e al suo interno gli equilibri sono in evoluzione. Il perno della coalizione è sempre di più Giorgia Meloni che sfiora il 25% dei probabili consensi, seguono, in calo, Lega all’11,8% e Forza Italia al 8,9%. A sinistra il Partito Democratico rimane arroccato poco sopra al 20%, i 5 Stelle sono in risalita al 14%. Il terzo polo di Renzi e Calenda segue al 6,8.

Rimane fuori un grande, grandissimo partito. Quello degli indecisi, coloro che ancora non sanno se o chi andare a votare, che i partiti guardano con immane interesse: il sorpasso di Trump su Hillary nel 2016 docet. Qui si gioca l’ultima partita, il rush finale, che può sovvertire le sorti del voto, o in caso contrario, confermarle. La maggior parte dei rappresentanti di questo gruppo sono giovani o giovanissimi, appena maggiorenni o chi ha finito il percorso di studio e cerca un’occupazione o una casa. Anche per questo i partiti sono sbarcati su Tik Tok negli ultimi giorni, per poter pescare in questo immenso bacino elettorale che alcuni sondaggi attestano addirittura al 42% degli aventi voto. Non ci sono solo giovani, anche se nettamente in maggioranza, ma anche Over 50 in cerca di soluzioni per fronteggiare il mix deleterio inflazione-caro bollette.

Un ventaglio variegato che potrebbe cristallizzare il vantaggio della destra o infuocare le ambizioni della sinistra. La categoria più decisa è quella dei pensionati, polarizzati tra Pd e FdI. Per il partito di Via del Nazareno netta la preferenza di dirigenti e professionisti. Operai e impiegati invece preferiscono la destra o i 5 Stelle. I pentastellati hanno ampi consensi anche tra gli autonomi, tra i quali comunque la destra è più forte, e disoccupati. Il Partito Democratico mantiene però un buon appeal proprio per quanto riguarda i giovani e giovanissimi tra i quali c’è ancora molta incertezza. Nonostante ciò gli esperti dicono che oltre il 10% di questi alla fine si recherà alle urne e esprimerà una preferenza.

 

Niccolò Pescali

Diploma scientifico. Laurea in Sociologia. Mi approccio alla scrittura perché coi numeri ci azzecco poco. Inizio la gavetta dai fangosi campi da calcio delle serie minori bergamasche. Mi sono occupato anche di musica, cultura, politica e basket. Voglio scrivere di un mondo complesso a parole semplici, senza semplificare troppo. Critico. Ma anche leggero. Mi interessano gli esseri umani e (quasi) tutto ciò che fanno. Amo lo sport, per l’energia che emana.