epa10167907 A gas ring at a house in West Yorkshire, Britain, 07 September 2022. British Prime Minister Liz Truss is expected to make an announcement on help with rising energy prices on 08 September 2022. EPA/Adam Vaughan

Bce, verso l'aumentodei tassi di 75 puntiScende il prezzo del gas

Domani il Consiglio dei ministri Ue sul tavolo price cap ed extraprofitti

Un aumento dei tassi di interesse di 75 punti base. È questa la mossa più probabile che oggi verrà presa dalla Banca centrale europea per contrastare l’inflazione dilagante, arrivata al 9,1% ad agosto. Il board della Bce, capeggiata da Christine Lagarde, si riunisce oggi a Francoforte per decidere e trovare un compromesso tra chi vuole una forte stretta e chi invece la giudica eccessiva.

Domani, invece, sarà il turno del Consiglio dei ministri Ue dell’energia, durante il quale verranno discusse le misure a livello comunitario sul gas e l’elettricità. Ci si prepara allo scenario peggiore: la chiusura dei rubinetti di combustibile fossile da parte del presidente della Russia Vladimir Putin. I siti di stoccaggio dei Paesi europei sono pieni in media all’82,5%, ma le istituzioni di Bruxelles vogliono avere sicurezze. L’ipotesi più accreditata è quella di introdurre un price cap al metano russo, 35 euro a megawattora, e all’energia elettrica derivante da fonti alternative, di 200 euro. Una soglia massima che servirebbe a fissare anche i potenziali extra profitti da tassare e da riversare alle famiglie o le imprese più in difficoltà. La Commissione europea non per forza avrà bisogno del voto all’unanimità, visto il carattere temporaneo e emergenziale della misura.

L’attesa per le decisioni della Bce e di Bruxelles ha già avuto ripercussioni sui mercati. In una settimana il prezzo del gas a megawattora è calato di oltre il 35%, dopo il picco dello scorso lunedì 5 settembre. Sul mercato di Amsterdam, riferimento europeo, il prezzo è sceso, seppur di poco (199,8) e per breve tempo, sotto i 200 euro. Una quota che non veniva oltrepassata dallo scorso 9 agosto. Oscillazioni causate anche dall’annuncio di Gazprom, società russa, della chiusura del gasdotto Nord Stream 1, l’infrastruttura energetica che collega la Russia all’Europa.

Luca Sebastiani

Mi chiamo Luca Sebastiani e sono laureato (triennale e magistrale) in Storia, ho poi frequentato un Master in Geopolitica e Sicurezza Globale. Un occhio di riguardo verso gli Esteri.