Zoomarine, clamorosa protesta animalista. Tensioni con i visitatori

DelfiniIn una quarantina ieri si sono incatenati ai tornelli del Parco Acquatico Zoomarine a Torvajanica, alle porte della Capitale, impedendo a 300 visitatori di entrare. Si è sfiorata più volte la rissa se non fosse stato per l’intervento delle forze dell’ordine.
Alla base della protesta c’è l’uso dei delfini per fare spettacolo.

Per più di un’ora – dalle 9.45 – sono volate parole grosse e i carabinieri hanno dovuto fare un cordone per dividere manifestanti e visitatori ed impedire che la situazione degenerasse. Poco prima delle 11 i dimostranti sono andati via e i visitatori sono potuti entrare.

La direzione. “Nell’attesa dei Carabinieri – spiega una nota del parco – gli addetti alla sicurezza in servizio presso il Parco e alcuni visitatori, bambini compresi, hanno subito aggressioni da parte dei manifestanti, che si sono dispersi all’arrivo delle forze dell’ordine”.
In un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio la direzione di Zoomarine, il parco acquatico della Capitale controllato dall’omonima holding portoghese, scrive che “tutti gli animali presenti nel parco sono nati in ambiente controllato all’interno della struttura o in altri acquari e giardini zoologici europei, anche da più generazioni. Gli standard qualitativi di mantenimento degli animali sono riconosciuti da associazioni internazionali a livello medico-veterinario e scientifico, come Eaza, Ammpa, Eaam, Iaaam e Imata”. Il parco, inoltre, si legge nel comunicato, “sigla accordi e convenzioni con le principali università italiane per favorire lo sviluppo di progetti di ricerca sulla salute e sulla tutela degli animali e di sensibilizzazione sulla salvaguardia dell’ambiente”. “Ne è prova anche il fatto – sottolinea il parco – che Zoomarine mette il proprio know how scientifico al servizio di enti e di istituzioni competenti nella gestione e nella salvaguardia di specie protette, come nel caso degli spiaggiamenti dei delfini sulle nostre coste, attività per la quale collabora con la Regione Lazio”.
Zoomarine, “denuncia il comportamento violento dei manifestanti e precisa che tutti gli animali ospiti presso il Parco sono tenuti in piena osservanza delle leggi disciplinanti la materia”.

I precedenti. La protesta di Torvajanica è solo la punta di un iceberg venuto a galla una settimana dopo la chiusura del delfinario di Rimini e il trasferimento a Genova dei suoi 4 delfini, a seguito dei maltrattamenti subiti. Chico, Speedy, Luna e Rocco, questi i loro nomi, sembra fossero costretti a vivere in un’unica vasca troppo piccola per ospitarli tutti, privati del cibo per modificarne il comportamento naturale e sottoposti a dosi massicce di tranquillanti che dovevano controllarne l’aggressività dovuta alla cattività. Insomma, maltrattati per far divertire i bambini.
“Ricorreremo al Tribunale del Riesame” aveva spiegato in quell’occasione Massimiliano Bacillieri, legale rappresentante del Delfinario.

Lorenzo Caroselli