Il sindaco di Roma Alemanno esprime vicinanza alla Fondazione Sandri

Gabriele Sandri continua a vivere nella memoria dei suoi cari e di tutti coloro che anche solo per un attimo si sono immedesimati in lui. Quella maledetta domenica dell’ 11 novembre 2007. Con questo spirito solidale, martedì 28 febbraio, nella sala della Protomoteca in Campidoglio, si è svolto il Primo Festival della Cultura del Calcio. A promuoverlo è stata la Fondazione Sandri. Punto di riferimento per un gran numero di tifosi di calcio, la Fondazione, nata in memoria di “Gabbo”, sta da tempo coinvolgendo anche il mondo della letteratura con una varietà di iniziative. Lodevole la vicinanza da parte delle istituzioni capitoline espressa alla famiglia del tifoso laziale. Ucciso quattro anni fa nella stazione di servizio di Badia al Pino (Arezzo) da alcuni colpi di pistola dell’agente di Polizia, Luigi Spaccarotella. Che oggi si trova a dover scontare una condanna confermata di recente dalla Cassazione a 9 anni e 4 mesi per omicidio volontario.

Il Festival si è articolato in più fasi. Spaziando da tematiche squisitamente calcistiche, sino a quelle morali, sociali e letterarie. In apertura sono state mostrate le maglie di alcune squadre (di Serie A e categorie inferiori) che hanno adottato la Fondazione Gabriele Sandri come sponsor di solidarietà.

Particolarmente significativa è stata la parte centrale della mattinata. Quando alla presenza di diverse cariche politiche, sono stati consegnati alla Fondazione due premi, per i 150 anni dell’Unità d’Italia da parte del Presidente della Repubbilca, Giorgio Napolitano, e di quello della Camera, Gianfranco Fini. “Napolitano fu il primo del mondo istituzionale a manifestare vicinanza al nostro lutto –ha commentato emozionata Daniela Sandri, madre di Gabbo- ”.

Se, dunque, la politica non ha abbandonato la famiglia Sandri, dimostrando grande maturità, altrettanto non si può dire purtroppo per la S.S Lazio. Società che ha troppe volte esitato nel tendere la mano ai familiari del giovane supporter.“Vorrei sottolineare la grande dignità con cui la famiglia Sandri è riuscita a reagire al dolore –ha commentato il primo cittadino capitolino Gianni Alemanno- la Fondazione sta trasmettendo valori morali importanti. Gabriele era esempio di un tifo sano. Lui viveva il calcio con innocenza, e ha subìto un sopruso da chi vestiva la divisa e doveva avere più attenzione”.

Emozionante la consegna del premio “Storie di Calcio del ‘900”. Stefano Re Cecconi (figlio di Cecco, eroe laziale dello scudetto ’74) lo ha dato a Giancarlo De Sisti (protagonista di quella che è stata definita come partita del secolo: Italia-Germania finita con un pirotecnico 4-3 nei Mondiali di Calcio d’Argentina).

Ad intervallare la premiazione delle opere edite ed inedite per il “Primo Premio di Letteratura Calcistica Gabriele Sandri”, è stato un reading letterario intitolato Football, Storia e Novecento, la storia del ‘900 raccontata attraverso il calcio. I lavori, visionati dalla giuria composta da personaggi eccellenti quali Mauro Mazza (direttore di Rai Uno), Cristiano Sandri, Michele Plastino (noto giornalista sportivo e radiofonico), Antonio Agnocchetti (ex capo ufficio stampa della Lazio), Giancarlo Governi ed altri, hanno portato in trionfo Francesca Coppa per la categoria ‘opere inedite’ con “Affari di Famiglia”. Nella sezione opere edite ha invece avuto la meglio Mauro Grimaldi, con “LaRoma, storia e mito”. Oltre a Giorgio Sandri, padre di Gabriele, erano presenti in sala anche Bruno Giordano e Massimo Piscedda (storici calciatori della Lazio degli anni ’70 ed ’80). Il prossimo appuntamento per la Fondazione Gabriele Sandri è fissato per la settimana della finale di Tim Cup, in programma a maggio allo Stadio Olimpico di Roma. In quell’occasione vi sarà una rassegna artistica, “Calcio D’Arte”, nello storico luogo in cui la prima squadra della capitale nasceva nel lontano 9 gennaio 1900: Piazza della Libertà.

 

Gianluca Natoli