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7 ottobre, la duplice condanna di Mattarella e le parole dei leader europei

di Roberto Abela07 Ottobre 2025
07 Ottobre 2025
mattarella

Sergio Mattarella | Foto Ansa

ROMA – Le commemorazioni nel secondo anniversario dell’attentato terroristico di Hamas condotto il 7 ottobre 2023 nel territorio dello Stato ebraico si stanno svolgendo in Italia e nel mondo, per ricordare i 247 cittadini e militari israeliani presi in ostaggio dal gruppo islamista e i 1200 uccisi in località, kibbutz e basi militari nei dintorni della Striscia di Gaza.

Tra i vari leader mondiali, a parlare della tragica vicenda è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e lo fa in occasione della XII edizione della Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, in corso a Roma. Dopo aver chiarito che “il 7 ottobre rimarrà una pagina turpe della storia, un vile attacco terroristico contro inermi cittadini”, il capo dello Stato ha denunciato “una preoccupante tendenza a normalizzare il ricorso alla forza come strumento plausibile per le controversie tra gli Stati”, ricordando poi come “la condanna, ripetutamente espressa, per la violenza crudele e inaccettabile di Israele, che fa pagare alla popolazione di Gaza un intollerabile prezzo di morte, fame e disperazione, con la necessità che Israele applichi con pienezza le norme del diritto internazionale umanitario, non attenua orrore e condanna per l’efferata violenza consumata quel giorno da Hamas”.

In una dichiarazione rilasciata in mattinata, la premier Giorgia Meloni ha detto che “la violenza di Hamas ha scatenato una crisi senza precedenti in Medio Oriente” ma che “la reazione militare di Israele è andata oltre ogni principio di proporzionalità, mietendo troppe vittime innocenti tra la popolazione civile di Gaza”. A livello politico la condanna per l’attentato risulta pressoché unanime, mentre a dividere maggioranza e opposizioni è la discussione sul fatto se l’elevato numero di civili uccisi a Gaza dalle forze israeliane sia stato più o meno intenzionale.

Anche all’estero i vari leader ricordano il massacro. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha lanciato in un videomessaggio sui social un appello alla popolazione: “avvicinatevi ai nostri concittadini ebrei. Dimostriamo che faremo di tutto affinché gli ebrei possano vivere qui in Germania senza paura e con fiducia”. Macron ha parlato di “fraternità” verso “tutte le vittime, tra cui 51 nostri connazionali. Uniamo le forze per lottare contro l’antisemitismo e costruire la pace”. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato che il “giorno buio” del 7 ottobre 2023 rimarrà “per sempre impresso” nella memoria collettiva e che bisogna “smettere di far pagare ai civili la vita e il futuro”.

Per tutti, l’auspicio è che le nuove trattative di pace intavolate a Sharm el-Sheikh portino presto alla liberazione degli ostaggi e alla fine immediata delle ostilità.

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