Un operatore di un'agenzia di trading osserva i dati dello spread, Roma, 9 ottobre 2018, ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Europa, listini in positivospread sotto i 200 puntiil prezzo del greggio a +10%

Trump: intesa con Russia e Arabia vicina Piazza Affari, Atlantia guadagna il 6%

Respirano le borse europee, Italia compresa, dopo la chiusura a ribasso di ieri. Stamattina gli indici del vecchio continente hanno segnato una risalita, complice la lettera a Repubblica della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, e lo sprint del prezzo del petrolio. Ora gli investitori attendono l’Eurogruppo del 7 aprile per una svolta, ma intanto le principali piazze hanno aperto le contrattazioni in positivo.

Fra i listini, crescono Parigi (+0,87%), Madrid (+0,83%), Londra (+0,55%) e Francoforte (+0,45%). Bene anche Piazza Affari, con il FTSE MIB che ha guadagnato lo 0,7% e lo spread tra Btp e Bund tedeschi sceso a 191 punti base, dopo che ieri aveva oscillato sulla soglia dei 200 punti. In evidenza i titoli di Atlantia, che sale dei 6% dopo la schiarita del Governo su Aspi. In crescita Saipem (+4%) ed Eni (+5%), sulla scia dell’aumento del prezzo del petrolio.

Stamattina, infatti, il greggio ha innescato l’effetto rimbalzo dopo mesi di calo, recuperando il 10% di valore. Ciò è dovuto in parte al fatto che la Cina abbia annunciato l’acquisto di barili per le proprie riserve strategiche, ma anche alle recenti dichiarazioni di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti, infatti, ha detto di aspettarsi “entro pochi giorni” un accordo con Arabia Saudita e Russia, che ponga fine alla guerra sui prezzi, che tanto sta danneggiando l’industria americana: il Tycoon ha rivelato di aver avuto colloqui con i leader di entrambi i Paesi, e che una risoluzione sarebbe ormai vicina. Uno scenario ottimistico, quindi, che potrebbe rilanciare anche Wall Street, ieri reduce della peggior apertura di trimestre della sua storia.

Più complessa, infine, la situazione sul mercato asiatico. Tokyo ha perso l’1,37%: sul listino nipponico pesano sia la prospettiva di un possibile lockdown per la città sia lo stop delle fabbriche giapponesi in Cina, dove gli impianti hanno subito un calo della produzione dell’86,7%. Ottima invece la giornata di Seul (+2,34%). Poco mossa la borsa di Hong Kong (+0,2%), più convinti i rialzi di quelle Shanghai (+1,06%) e Shenzhen (+1,7%).