PARIGI – Un patto tra 26 Paesi per difendere l’Ucraina dall’aggressione russa con le truppe “sul territorio, sul mare e nei cieli”. Via libera anche a missili a lungo raggio. È il risultato del vertice dei Volenterosi di Parigi. Sull’invio di truppe non è però d’accordo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Nel ribadire l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina”, la premier “ha confermato l’apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini”, riferisce una nota di Palazzo Chigi.
Contrarie anche Germania e Polonia
Anche Germania e Polonia hanno detto no all’invio di soldati. Intanto Donald Trump, dal canto suo, ha detto ai leader europei che l’Europa deve smettere di acquistare petrolio russo che, a suo dire, sta aiutando Mosca a finanziare il conflitto. Alla riunione hanno partecipato in totale 35 leader, tra cui Giorgia Meloni (da remoto). “A tutt’oggi 26 Paesi di questa Coalizione dei Volenterosi si sono impegnati per inviare truppe in Ucraina come forze di riassicurazione fin dal giorno seguente alla firma di una pace”, ha sottolineato il presidente francese Emmanuel Macron al termine della riunione.
Da Italia “garanzie in spirito di condivisione transatlantica”
Meloni, dopo la riunione dei Volenterosi, ha partecipato “a un successivo collegamento telefonico con il Presidente Trump nel quale sono stati condivisi gli esiti della riunione della mattina ed è stato riaffermato il senso di unità nel ribadire l’obiettivo comune di una pace giusta e duratura per l’Ucraina. Essa può essere solo raggiunta con un approccio che unisca il continuo sostegno all’Ucraina, il perseguimento di una cessazione delle ostilità, il mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e solide e credibili garanzie di sicurezza, da definire in uno spirito di condivisione tra le due sponde dell’Atlantico”, riferisce una nota di Palazzo Chigi.