ROMA – Via libera della Camera alla terza lettura della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere, con 243 voti favorevoli e 109 contrari. Una volta incassata la maggioranza assoluta, che è stata raggiunta, l’iter della riforma costituzionale prosegue, con il sì del Senato come ultimo passo. A non essere centrata è stata invece la maggioranza dei due terzi, perciò sarà necessario un referendum confermativo, previsto per giugno 2026. Confermata la volontà del Governo di procedere con forza e decisione verso un rapido sì alla separazione delle carriere. L’obiettivo è quello di approfittare del traino della riforma per guardare con fiducia alle prossime elezioni politiche, che si svolgeranno con ogni probabilità nella primavera del 2027.
Dopo il via libera alla riforma, la bagarre. Il PD, attraverso le parole della capogruppo Chiara Braga, ha infatti criticato i membri del governo presenti per aver applaudito dopo l’ok. A quel punto diversi esponenti delle opposizioni si sono avvicinati ai banchi del governo per protestare. Mentre il presidente di turno, Sergio Costa, invitava a mantenere la calma, la tensione non accennava a diminuire, con i deputati di diversi schieramenti vicini ad arrivare alle mani. A quel punto la seduta è stata temporaneamente sospesa per riprendere dopo qualche minuto.