WASHINGTON – “Sono davvero deluso, ma voglio evitare il rischio di una terza guerra mondiale”. È un Donald Trump ormai disincantato quello che parla a Chequers, alle porte di Londra, al termine del vertice con il premier britannico Keir Starmer. Il presidente Usa accusa il colpo dopo l’ennesimo guanto di sfida lanciato da Mosca: “Abbiamo oltre 700 mila soldati sulla linea del fronte in Ucraina”, la provocazione del presidente russo Vladimir Putin. La replica di Trump al Cremlino nasconde anche un’ammissione: tornando sulla convinzione di esser stato lui a fermare “sette conflitti insolubili”, il presidente americano sembra ammettere d’aver fallito su quello che reputava “il più facile” da risolvere, date le sue “relazioni col presidente Putin”. Intanto la Commissione Europea adotta nuove sanzioni contro il Cremlino.
Kiev: “Dall’inizio della guerra morto oltre un milione di soldati russi”
Per rispondere alle cifre sbandierate da Mosca sulle truppe al fronte, Kiev, come riportato da diversi media ucraini, mette in fila altri numeri: “La Russia ha perso oltre 1.099.530 soldati in Ucraina dall’inizio dell’invasione”. Secondo un rapporto dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, Mosca avrebbe perso anche 11.191 carri armati, 23.278 veicoli corazzati da combattimento, 62.044 veicoli e serbatoi di carburante, 32.896 sistemi di artiglieria, 1.492 sistemi di lancio multiplo di razzi, 1.218 sistemi di difesa aerea, 422 aerei, 341 elicotteri, 60.680 droni, 28 tra navi e imbarcazioni e un sottomarino. Il governatore del Donetsk, Vadym Filashkin, citato dai media locali, rende noto intanto che due donne e tre uomini sono morti in un attacco russo che ha colpito il 18 settembre una zona residenziale della città ucraina di Kostiantynivka.
Costa ai 27: “Al vertice Ue proposte concrete per la difesa”
Il tema del conflitto in Ucraina non poteva non tenere banco anche in Europa, dove i leader degli stati membri discutono del futuro dei sistemi di difesa dell’Unione. In vista della prossima riunione informale dei capi di Stato e di governo, si fa sentire Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo: “È giunto il momento di fare un passo avanti. Propongo di concentrarci su misure concrete in materia di capacità, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa di ciò che ci si aspetta dall’UE e dagli Stati membri per raggiungere l’obiettivo di prontezza di difesa per il 2030”, scrive Costa in una lettera inviata ai leader dei 27 in vista del vertice di Copenaghen del 1° ottobre.
Ue: idea prestiti di riparazione a Kiev usando gli asset russi congelati
Intanto all’informale Ecofin spunta un’idea: “La Commissione propone un prestito di riparazione: fornire un prestito all’Ucraina usando le giacenze liquide degli asset russi immobilizzati senza toccare la titolarità russa su quegli asset”. A rivelarlo è Valdis Dombrovskis, commissario Ue all’Economia, che ha aggiunto: “Il prestito di riparazione prevede esattamente di usare le giacenze legate agli asset russi immobilizzati per fornire questo prestito all’Ucraina, e l’Ucraina dovrà iniziare a rimborsarlo solo quando la Russia pagherà le riparazioni di guerra. È già stato concordato a livello di G7 e di Consiglio europeo. Lo stiamo rendendo operativo”.
Bruxelles adotta nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca
La Commissione Ue ha adottato il 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo ha annunciato la portavoce della Commissione Ue Paula Pinho spiegando che il provvedimento sarà presentato alla stampa da Ursula von der Leyen e Kaja Kallas. La Commissione Europea – stando a quanto si apprende dall’Ansa – intende anche anticipare il divieto d’importazione di Gnl russo a partire dal 1 gennaio 2027 (un’accelerazione della graduale eliminazione prevista alla fine del 2027 dal programma RePowerEU). Inoltre dovrebbero arrivare ulteriori designazioni di navi della flotta ombra russa nella lista nera.
Kiev: “Distrutti 71 droni, 15 hanno colpito obiettivi”
Nelle stesse ore, le forze russe hanno attaccato l’Ucraina con 86 droni Shahed e Gerbera. Le unità di difesa aerea ucraine ne hanno abbattuti 71, sebbene 15 abbiano colpito i loro obiettivi. Lo ha affermato l’Aeronautica Militare ucraina su Telegram, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda, secondo cui l’attacco è ancora in corso. “Alle 9 – ha spiegato l’Aeronautica Militare ucraina – le unità di difesa aerea avevano abbattuto o disturbato 71 Shahed, Gerbera e droni nemici di altro tipo nel nord, nell’est e nel centro del Paese. Sono stati registrati colpi da parte di 15 droni in 6 località, mentre i detriti di altri abbattuti sono caduti in due località”.