COPENAGHEN – Al via al Palazzo Christiansborg di Copenaghen la riunione informale del Consiglio europeo. Al centro del dibattito le questioni legate alla difesa e al sostegno a Kiev. Presente anche la premier italiana Giorgia Meloni che, nella giornata di giovedì 2 ottobre, parteciperà anche al vertice della Comunità politica europea.
Zelensky: “A Zaporizhzhia situazione critica”
Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è presente in videocollegamento. Tramite il suo canale Telegram, ha già lanciato un allarme sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. “La situazione è critica. A causa dei bombardamenti russi, la centrale è stata disconnessa dalla rete elettrica. È il settimo giorno ormai e tra l’altro, non si è mai verificata un’emergenza simile”. Questa situazione – ha aggiunto Zelensky – “è una minaccia per tutti, senza eccezioni. Nessun altro terrorista al mondo ha mai osato fare con una centrale nucleare ciò che la Russia sta facendo oggi”.
Aiea: “Nessun pericolo immediato”
Il direttore generale dell’Aiea (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) Rafael Mariano Grossi ha affermato che è in corso una collaborazione con entrambe le parti al fine di ripristinare il prima possibile l’alimentazione esterna della centrale. In ogni caso – rassicura Grossi – “a Zaporizhzhia non c’è nessun pericolo immediato, ma è chiaro che si tratta di una situazione non sostenibile”.
La premier danese: “Guerra ibrida di Mosca è solo l’inizio”
Sul tavolo del vertice informale spazio pure alla questione dei droni. A poche ore dal colloquio, la premier Danese Mette Frederiksen al Financial Times ha dichiarato che la Nato “dovrebbe intensificare la sua risposta alla guerra ibrida della Russia, che rappresenta solo l’inizio e mira a dividere l’Europa”. “In Danimarca abbiamo il mandato per abbattere i droni”, ha ribadito la premier prima di cominciare il vertice, dove anche il riarmo è un tema centrale.
“È una cosa che riguarda tutti, è capitata a noi, alla Polonia e può capitare ad altri. Dobbiamo guardare alla guerra ibrida da una prospettiva europea e non nazionale”, ha concluso.
Il monito di Orban: “Vertice Ue pericoloso, questa guerra non è la nostra”
A incrinare la compattezza dell’Unione ci pensa però il premier ungherese Viktor Orban, che prende le distanze dal resto degli alleati europei: “I segnali sono inquietanti, l’Europa sta avanzando a grandi passi verso la guerra. Bisogna stare all’erta”. La realtà ungherese – aggiunge – “è che nel paese vicino non si sta combattendo la nostra guerra. Non c’è unità europea sulla questione dell’adesione dell’Ucraina all’Ue, e senza di noi non può esserci. E i soldi degli ungheresi non saranno inviati in Ucraina”.
Nella notte attacco russo su Kharkiv, sei feriti
Mentre dal campo la situazione non accenna a migliorare. Nella notte si è consumato un massiccio attacco russo sulla città ucraina di Kharkiv, con missili balistici e bombe guidate. Sei persone sono rimaste ferite, varie abitazione sono rimaste distrutte e si sono registrati vari incendi, anche in uno dei mercati cittadini”.