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HomeEsteri Droni sospetti, Ue nel mirino: scalo di Monaco chiuso per ore. Putin: “Nuova fase di escalation”

Provocazioni russe all’Ue
Droni sui cieli tedeschi
Riapre lo scalo di Monaco

Putin: "Paesi Nato in guerra con noi"

Rutte: "Anche Roma a rischio”

di Elisabetta Guglielmi03 Ottobre 2025
03 Ottobre 2025
Putin

Il presidente russo Vladimir Putin | Foto Ansa

MONACO DI BAVIERA – Sale la tensione in Europa dopo l’avvistamento di droni russi sui cieli della Germania e del Belgio. Nella tarda serata di giovedì 2 ottobre, i voli all’aeroporto della Capitale della Baviera sono stati prima limitati e poi del tutto sospesi. Nella mattinata di venerdì, lo scalo è stato riaperto, ma resta la preoccupazione per l’escalation.

Droni su Monaco: chiuso lo scalo aereo

Mosca alza il livello della minaccia. Dopo gli aeroporti di Oslo e Copenaghen, anche l’aeroporto internazionale Franz Josef Strauss di Monaco è stato costretto a sospendere le operazioni a causa dell’avvistamento di velivoli non identificati. La presenza di droni nello spazio aereo ha spinto le autorità ad adottare misure di sicurezza immediate. Le ricerche avviate per identificare i velivoli, per ora, non hanno dato risultati. Non è possibile stabilire con certezza quale sia la loro nazionalità, anche se l’ipotesi più accreditata è arrivino da Mosca. Secondo quanto pubblicato da Bild, si sarebbe trattato “probabilmente di cinque o sei droni alari con un diametro di circa un metro”. 

Il Controllo del traffico aereo tedesco (Dfs), a partire dalle ore 22:18 del 2 ottobre, ha cancellato 17 voli, dirottandone altri 15 verso Stoccarda, Norimberga, Vienna e Francoforte. Dopo i controlli, lo scalo ha ripreso progressivamente nella mattinata la normale operatività. Nelle stesse ore, anche sull’area militare di Elsenborn, nel Belgio orientale, sono stati avvistati quindici droni. Il ministero della Difesa sta indagando sull’incidente. Quanto accaduto riaccende l’attenzione sulla vulnerabilità delle infrastrutture aeree agli oggetti volanti non identificati. 

Putin: “Paesi Nato in guerra con noi”

Episodi che allontanano la pace dal tavolo della diplomazia, dove la tensione è alimentata dalle ultime dichiarazioni dei protagonisti. L’apertura degli Usa sulla possibile fornitura di missili a lungo raggio Tomahawk a Kiev hanno dato il via a una nuova fase di escalation. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato che Mosca sta “analizzando attentamente” la questione e risponderà in modo “appropriato”. Il presidente russo Vladimir Putin ha invece avvertito che fornire missili a lungo raggio a Kiev danneggerebbe le relazioni tra Washington e Mosca. Come riportato da Rbc, Putin ha aggiunto che “tTutti i paesi della Nato sono in guerra con la Russia e non ne fanno mistero”. 

Le dichiarazioni della Nato: “Anche Roma rischia”

Intanto Mark Rutte, segretario generale della Nato, ha lanciato l’allarme per la nuova escalation russa. In un’intervista al Tg1, Rutte ha dichiarato che nuovi missili potrebbero mettere in pericolo le capitali europee. “Siamo tutti in pericolo, i più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono e non possono essere intercettati con i nostri sistemi antimissile tradizionali”.

La risposta della Germania

Quanto accaduto a Monaco di Baviera non è un episodio isolato in Germania. Dall’inizio del 2025, il Paese ha documentato almeno 144 sorvoli di droni nelle vicinanze degli aeroporti, di cui 35 solo a Francoforte. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato un ingente piano di modernizzazione militare, che passerà dall’industria bellica europea e non più da Washington. 

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