ROMA – Non si arresta la crescita dell’industria audiovisiva italiana, che nel 2024 raggiunge 16,3 miliardi di euro. Uno slancio del 9% in più rispetto all’anno precedente. È la fotografia scattata dal settimo Rapporto sulla Produzione Audiovisiva Nazionale, presentato al cinema Barberini dalla presidente dell’Associazione dei produttori dell’audiovisivo, Chiara Sbarigia. Si espande sempre di più l’online, mentre la tv lineare rimane in pole position, confermandosi il primo media audiovisivo del settore, con il 52% del totale.
Il peso del settore sull’economia nazionale
È un peso non indifferente quello esercitato dal settore nell’economia del Paese, con una quota dello 0,73% rispetto al Pil, stimata in base alle risorse attratte dalle offerte all’utente finale. Si stabilizza a quota 8,4 miliardi il valore della televisione lineare, con una crescita del 7% rispetto al 2023. Un salto derivante dalla risalita degli introiti pubblicitari, che continua comunque a trovarsi al di sotto del livello del 2018. Cresce a doppia cifra l’online video – operatori on demand inclusi – raggiungendo i 5,4 miliardi totali. Videogiochi (che crescono dell’11%) e sale cinematografiche (ferme sullo stesso livello dell’anno precedente) occupano il resto dell’industria.
Una nuova fase di mercato
Maggiore selezione dei progetti e attenzione alla circolazione internazionale delle opere. Sono i punti chiave del nuovo modello verso il quale si sta dirigendo il mercato audiovisivo, che si sta ormai addentrando in una nuova fase, dopo anni di espansione sostenuta dalla domanda e dagli incentivi fiscali. È l’offerta scripted – come fiction, documentari e animazione – a guidare lo sviluppo.
Cresce la forza editoriale di video brevi stile social media
Gli operatori del non-lineare sconfinano sempre di più in prodotti di intrattenimento, approfondimento, talk show o magazine, generi, quindi, unscripted. È questa una delle principali tendenze evidenziate dal rapporto, che inquadra una crescente integrazione tra offerta lineare e non lineare, con evidenti conseguenze sul processo di ideazione e produzione. Nonché nuovo terreno di sfida per le emittenti storiche. Ad essere evidenziata, anche la forza editoriale di video brevi sul modello di Instagram o TikTok, che apre nuove prospettive creative ed economiche anche per gli operatori della produzione.
Serie tv, la classifica degli ascolti nel 2024
In vetta Il conte di Montecristo, seguito da Mina Settembre, Imma Tataranni, Don Matteo e Un passo dal Cielo. Da rilevare, tuttavia, una minore aspirazione a titoli originali da parte di editori lineare e Over The Top, rispetto alle stagioni passate.