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Gaza, prima intesa Israele-Hamas. Crepe nel governo Netanyahu

di Marco Bertolini09 Ottobre 2025
09 Ottobre 2025
Gaza

I festeggiamenti a Tel Aviv dopo l'annuncio dell'accordi di pace per Gaza | Foto Ansa

GAZA – Israele e Hamas hanno firmato l’accordo per la “prima fase” del piano per sospendere i combattimenti a Gaza e rilasciare i 20 ostaggi israeliani ancora vivi nei prossimi giorni. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato lo storico traguardo: “Giornata storica”. Hamas e il presidente israeliano Benjamin Netanyahu hanno ringraziato il presidente statunitense con Netanyahu che dovrebbe convocare il gabinetto di sicurezza alle 17 (ore italiane). Hamas ha dichiarato che l’accordo determina il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia, l’ingresso di aiuti e lo scambio di prigionieri. Festeggiamenti nella Striscia e a Tel Aviv.

12.47 – Arriva la nota ufficiale di Hamas dopo l’annuncio dell’accordo
“Il Movimento di Resistenza Islamica (Hamas) annuncia di aver raggiunto un accordo che prevede la fine della guerra su Gaza, il ritiro dell’occupazione, l’ingresso degli aiuti umanitari e uno scambio di prigionieri”. Così nel comunicato diffuso in lingua araba, Hamas parla dopo l’annuncio dell’accordo. “Apprezziamo profondamente gli sforzi dei fratelli mediatori in Qatar, Egitto e Turchia, così come valorizziamo l’impegno del presidente americano Donald Trump – si legge – volto a fermare definitivamente la guerra e garantire il completo ritiro dell’occupazione dalla Striscia di Gaza. Ribadiamo che i sacrifici del nostro popolo non andranno persi e che rimarremo fedeli all’impegno preso – prosegue la nota -. Non rinunceremo ai diritti nazionali del nostro popolo, fino al raggiungimento della libertà, dell’indipendenza e dell’autodeterminazione”, conclude il comunicato.

12.46 – Portavoce vaticano: “L’accordo per Gaza era qualcosa di auspicato”
“L’accordo era qualcosa di auspicato, anche per le parole dette dal Papa nei giorni scorsi”. Così il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni, rispondendo a una domanda nella conferenza stampa in Vaticano dell’esortazione apostolica di Leone XIV.

12.28 – Sulle tv israeliane le immagini della festa a Gaza
Le emittenti televisive israeliane stanno rilanciando le immagini delle feste a Gaza, pubblicate sui social. Convogli di mezzi, tra cui camion dei pomperi, pieni di persone che festeggiano l’accordo di tregua tra sirene in funzione e clacson. 

I festeggiamenti a Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza | Foto Ansa

12.07 – Media israeliani: “Se Hamas non trova i corpi degli ostaggi morti, entrerà in campo una task force”
“Se Hamas non dovesse riuscire a recuperare i corpi degli ostaggi morti, entrerà in campo una forza multinazionale istituita dal coordinatore per i prigionieri che opererà nella Striscia di Gaza per recuperare le salme i cui luoghi di sepoltura sono noti all’Idf”. Lo fa sapere Channel 12. “Si tratta di una forza composta da Qatar, Egitto, Stati Uniti e Israele che opererà all’interno della Striscia. Israele fornirà equipaggiamenti di ingegneria pesante per portare a termine le operazioni”, fa sapere l’emittente televisiva israeliana.

11.56 – Al Sisi: “Un momento storico”
“Il mondo sta assistendo a un momento storico che incarna il trionfo della volontà di pace sulla logica della guerra”. Così il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi commenta l’accordo per la pace tra Israele e Hamas per Gaza. 

11:42 – Media israeliani: “Trump a Gerusalemme tra sabato e domenica”
Secondo fonti israeliane, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe arrivare in Israele domenica, ma si sta valutando anche la possibilità che arrivi prima, sabato sera. Ynet rivela inoltre che c’è la possibilità che il presidente rimanga fino a lunedì mattina se il rilascio degli ostaggi dovesse subire ritardi. 

11.20- Israele: “Cessate il fuoco solo dopo ratifica del governo”
“Il cessate il fuoco a Gaza non entrerà in vigore finché l’accordo non sarà ratificato oggi dal governo israeliano”. Così l’ufficio di Netanyahu ha chiarito le dinamiche dell’accordo, riporta Reuters online.

11.13 – Media egiziano: “In vigore il cessate il fuoco a Gaza”
È entrato in vigore l’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il media egiziano Al Qahera News, citato da Reuters online.

11.10 – Unrwa: “Abbiamo cibo e medicinali pronti per Gaza”
“Unrwa ha cibo, medicinali e altri cibi di prima necessità pronti per essere inviati a Gaza. Abbiamo abbastanza cibo per sfamare l’intera popolazione per i prossimi tre mesi”. Così il direttore dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Philippe Lazzarini, sul proprio profilo X. “L’accordo per garantire finalmente un cessate il fuoco a Gaza e liberare gli ostaggi è un enorme sollievo. Lo porterà anche alle persone sopravvissute al peggior bombardamento, allo sfollamento, alle perdite e al dolore per due lunghi anni. Invito – prosegue Lazzarini – tutti gli Stati membri a sostenere l’Unrwa affinché svolga il suo lavoro per assistere le persone in difficoltà nel prossimo periodo critico”, ha concluso il direttore. 

11.01 – Meloni: “Hamas non deve avere alcun ruolo a Gaza e all’Anp serve riforma”
“Hamas non deve avere alcun ruolo nella gestione transitoria della Striscia di Gaza e bisogna fare in modo che non ci siano nuovi insediamenti in Cisgiordania. L’Autorità nazionale palestinese inoltre ha bisogno di un percorso di riforma”. Così il presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni al Tg1 parlando dell’accordo per Gaza. “La comunità internazionale, in particolar modo i Paesi arabi, deve garantire un governo per questo periodo transitorio – continua la premier -. In questa fase si parla di una tregua e di un rilascio degli ostaggi, una condizione essenziale per avviare un percorso di pace. Ma anche di un primo arretramento delle forze israeliane a Gaza”.

9:43 – Abu Mazen: “bene l’accordo di Trump, sperando siano preludio a soluzione permanente”
“Accolgo con favore l’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza”. Così il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) sui propri social media. “Spero che questi sforzi siano il preludio a una soluzione politica permanente, che porti alla fine dell’occupazione israeliana dello Stato di Palestina e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente”, ha continuato Abbas. 

9.32 – Smotrich: “Non voterò a favore dell’accordo su Gaza”
“Non possiamo unirci a festeggiamenti miopi o votare a favore dell’accordo data l’immensa paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e non solo”. Così il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich. “Anche per il rilascio della prossima generazione di leader terroristi che faranno di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico qui, Dio non voglia, che non posso votare a favore”, ha ribadito il politico di estrema destra. 

A sinistra, l’annuncio del presidente Usa Donald Trump dell’accordo per la prima fase del progetto di pace. A destra, il segretario di Stato Marco Rubio informa il Presidente dell’autorizzazione per pubblicare il post | Foto Ansa

9.17 – Von der Leyen: “Accordo è occasione per una pace duratura”
“L’opportunità odierna va colta al volo perché è l’occasione per tracciare un percorso politico credibile verso una pace e una sicurezza durature. Un percorso saldamente ancora alla soluzione dei due Stati”. Così su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, commentando l’accordo su Gaza. “L’Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando arriverà il momento, saremo pronti a contribuire alla ripresa e alla ricostruzione”, ha aggiunto.

9.09 – Tajani: “L’Italia è pronta a fare la sua parte per consolidare la pace a Gaza”
“Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L’Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza”. Così, in un post pubblicato sul proprio account X, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. “Siamo pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina”, ha sottolineato.

8.14 – Hamas: “1590 prigionieri liberi per 20 ostaggi vivi”
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che Israele rilascerà 1590 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi ancora in vita: la cifra include 250 ergastolani e altri 1700 detenuti dall’inizio della guerra. Lo fa sapere Times of Israel. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall’entrata in vigore dell’accordo, concordato con le fazioni palestinesi, afferma un’altra fonte interna a Hamas.

8.06 – Kallas: “Accordo per Gaza una svolta che l’Ue sostiene”
“L’accordo sulla prima fase dell’intesa di pace per Gaza segna una svolta importante e l’Ue farà tutto il possibile per sostenerne l’attuazione”. Lo dice l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas. “Si tratta di un risultato diplomatico di grande rilievo e di una reale opportunità per porre fine a una guerra devastante e liberare tutti gli ostaggi”, ha ribadito.

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