BERGAMO – È attesa nelle prossime ore la decisione definitiva sul futuro di Ivan Juric. La pesante battuta d’arresto contro il Sassuolo – che ha registrato un “3-0” sui tabelloni di Bergamo per la prima volta dopo 9 anni – ha spinto la dirigenza dell’Atalanta a una notte di riflessione. La sensazione, filtrata dall’ambiente nerazzurro, è che il cambio in panchina sia ormai solo una questione di tempo.
Il profilo individuato come prima scelta è quello di Raffaele Palladino, reduce da esperienze positive con Fiorentina e Monza e ritenuto adatto per dare una scossa immediata alla squadra. La sosta per le Nazionali favorisce tempi rapidi: l’idea del club è chiudere in fretta, così da permettere al nuovo allenatore di sfruttare la pausa per conoscere il gruppo.
Il confronto con un anno fa parla chiaro. Dopo undici giornate, la Dea si ritrova al 14º posto con 13 punti, nove in meno rispetto allo stesso momento della precedente stagione. Solo la Fiorentina ha fatto peggio, considerando il calo in classifica rispetto al 2024.
Negli ultimi sette impegni di campionato l’Atalanta ha raccolto pochissimo: cinque pareggi, due sconfitte e nessuna vittoria. Il rendimento offensivo è crollato, la difesa concede troppo e il Gewiss Stadium, storicamente un fortino, non intimidisce più gli avversari. La débâcle contro la squadra allenata da Fabio Grosso rischia di essere ricordata come il punto di rottura.


