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Confcooperative, la fuga di cervelli dal Sud costa 4,1 miliardi al Mezzogiorno

di Giacomo Basile12 Novembre 2025
12 Novembre 2025
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Il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini | Foto Ansa

ROMA – La fuga dei cervelli non si rivolge solo all’estero. In Italia ogni anno 134.000 studenti abbandonano il sud per scegliere università del centro-nord, creando una perdita di circa 4 miliardi per il Mezzogiorno. I soli atenei hanno visto evaporare dalle proprie casse 157 milioni di euro. Nelle università del Centro-Nord le rette più salate (2.066 euro contro i 1.173 del Sud) hanno fruttato 277 milioni di incassi. Inoltre nel 2022, 23.000 laureati al Sud hanno scelto le regioni centro-settentrionali come approdo lavorativo. Nel 2024, altri 13.000 hanno varcato i confini nazionali. In totale, 36.000 giovani laureati.

Roma, Milano e Torino le città più ambite

Roma, Milano e Torino sono le città universitarie più ambite dagli studenti che se ne vanno dal Sud. La Capitale con 32.895 studenti che rappresentano il 16,4 % sul totale degli iscritti nelle sedi universitarie della provincia; Milano con 19.090 studenti il 10,1% sul totale e Torino con 16.840, il 15,7%. Tra il 2022 e il 2023 36.000 giovani ad alta qualificazione, formati con risorse meridionali, hanno valorizzato le proprie competenze lontano dai luoghi che hanno investito nel loro futuro.

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