CHIETI – Ulteriore colpo di scena nella vicenda della famiglia del bosco. Il legale della coppia straniera residente in provincia di Chieti e a cui il tribunale ha sottratto i tre figli per trasferirli in una casa famiglia ha rimesso il mandato. A spiegare le motivazioni è stato lo stesso avvocato Giovanni Angelucci parlando di una decisione estrema dovuta alle “troppe pressanti ingerenze esterne”.
“Hanno rifiutato casa e progetto”
La scelta sarebbe maturata anche in seguito all’ennesimo rifiuto da parte dei coniugi alle proposte suggerite dal legale. “Avrei dovuto incontrare la coppia”, ha chiarito Angelucci, “per eseguire il sopralluogo di un’abitazione distante pochi chilometri dalla loro, messa a disposizione a titolo gratuito da un imprenditore. Tale soluzione si aggiungeva a quella del sindaco Masciulli. Nessuna ipotesi pare andasse bene alla coppia”.
Dall’intossicazoine alimentare all’allontanamento
Il caso della famiglia anglo-australiana che vive nel bosco di Palmoli, nel Teatino, è esploso in seguito all’allontanamento dei tre bambini dopo il loro ricovero ospedaliero dovuto a un’intossicazione da funghi. La vicenda è finita all’attenzione della Procura minorile dell’Aquila già lo scorso anno. Con il nuovo provvedimento i figli dovranno stare nella comunità indicata dal tribunale, con la madre al loro fianco.
L’ordinanza: “Pericolo per l’integrità fisica dei minori”
L’ordinanza cautelare non è fondata, come si pensava inizialmente, sul rischio di lesione del diritto dei minori all’istruzione, ma sul rischio di lesione del diritto alla vita di relazione. Nel provvedimento si fa riferimento “al pericolo per l’integrità fisica derivante dalla condizione abitativa, nonché dal rifiuto da parte dei genitori di consentire le verifiche e i trattamenti sanitari obbligatori” e anche a “condotte genitoriali inadeguate” a proposito della “diffusione di dati idonei a consentire l’identificazione dei minori”.
L’attacco alla magistratura
Mentre proseguono gli accertamenti, l’occasione è stata sfruttata dalla maggioranza per l’ennesimo attacco alla magistratura. Il provvedimento dei togati è stato giudicato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio “grave”. Poi la stoccata del leader della Lega Matteo Salvini: “Sono stati sequestrati tre bambini in maniera indegna”. A rispondere sulla strumentalizzazione del caso, l’Associazione nazionale magistrati, che ha precisato che la decisione dei giudici “si fonda su valutazioni tecniche: sicurezza, condizioni sanitarie, obbligo scolastico”.


