ROMA – Retromarcia della maggioranza sul disegno di legge sulla violenza sessuale, che contiene la norma sul consenso delle donne. Prima il passaggio con voto unanime alla Camera, poi lo stop a Palazzo Madama. La segretaria del Pd Elly Schlein vuole che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispetti però l’accordo iniziale. Intanto il ministro della Giustizia Carlo Nordio e la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Maria Roccella tranquillizzano le opposizioni.
Prima il via libera alla Camera, poi il caos al Senato
Una delle poche leggi bipartisan dell’attuale legislatura rischia di cadere. Nonostante gli sforzi di Schlein e Meloni di arrivare a un accordo, la richiesta di un maggiore approfondimento sulla norma della Lega blocca tutto. Fratelli d’Italia e Forza Italia chiedono un’audizione mentre per protesta le opposizioni hanno abbandonato la commissione Giustizia del Senato. Schlein, uscita dall’Aula, ha sottolineato: “Sono a votare il reato di femminicidio perché una forza responsabile deve rispettare gli accordi, auspico che anche Meloni lo faccia, dopo che abbiamo raggiunto un accordo su un testo meno di una settimana fa – continua la segretaria dem -. La risposta però va chiesta a lei e sarebbe grave se fosse una resa dei conti elettorale dopo le regionali sulla pelle delle vittime”.
Nordio: “Su consenso solo un rinvio per questioni tecniche”
“Sul ddl consenso solo un rinvio, sono fiducioso che sicuramente la norma sarà approvata. Ciò che è successo ieri è stata un’iniziativa dei gruppi parlamentari ma posso dire che è un piccolo slittamento dovuto a dei riferimenti tecnici necessari”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio a margine di un incontro. “Quando si interviene su una legge penale anche una virgola può cambiare completamente il significato”, spiega il Guardasigilli. Intanto continua la protesta dell’opposizione con Avs, Iv, Pd e M5s che chiedono una sospensiva del ddl – bocciata dall’aula – fino a quando la ministra Roccella non chiarirà insieme ai capigruppo di maggioranza del Senato cosa sta accadendo.
Roccella: “Il dubbio è sul rovesciamento dell’onore della prova”
“Sulla legge sul consenso il rischio è il rovesciamento dell’onere della prova, questo è il dubbio. È meglio prendere più tempo ma approvare una legge convincente. Questo è quello che è emerso dopo l’approvazione alla Camera: una forte perplessità da ambienti importanti”. Così la ministra Roccella intervistata durante la trasmissione “Ping Pong” su Rai Radio 1. “Ma la legge si farà perché già c’è. Nel senso che il consenso già è presente, per fortuna perché è un principio sacrosanto, nella nostra giurisprudenza attraverso le sentenze della Cassazione e questo già da anni. Si parla sempre – continua Roccella – dei dritti di ogni Camera a poter esaminare e ad approfondire le leggi, quando poi si fa si parla di retromarcia” , sottolinea la Ministra.



