NEW YORK – Ancora terremoti tra i colossi digitali americani nel settore dell’intelligenza artificiale. Le azioni di Nvidia sono crollate a Wall Street bruciando circa 150 miliardi di dollari. La perdita è avvenuta in seguito alla notizia che uno dei suoi principali clienti, Meta Platforms, sarebbe in trattativa per investire nei semiconduttori per l’IA di Alphabet, società madre di Google.
Il gigante dei chip, società con sede a Santa Clara in California, ha perso fino al 7% nelle prime contrattazioni, per poi recuperare parte della perdita a metà giornata. Di recente il calo è diminuito attestandosi attorno al 4% circa. Le perdite si sono ripercosse sulle aziende legate a Nvidia, dal produttore di server Super Micro Computer al gruppo software Oracle sino all’operatore di data center CoreWeave.
Al contrario, le azioni di Alphabet sono salite dello 0,7%, avvicinandosi per la prima volta a una capitalizzazione di mercato di 4 mila miliardi di dollari. La domanda di chip personalizzati è in costante aumento e le aziende stanno cercando alternative ai costosi e limitati processori grafici di Nvidia.


