MOSCA – Grande attesa per l’incontro tra l’inviato speciale americano Steve Witkoff e il presidente russo Vladimir Putin. È un “giorno importante per la pace”, commenta Kirill Dmitriev, consigliere per la cooperazione economica del Cremlino.
Le agenzie russe riportano che Witkoff è appena atterrato a Mosca. Ai colloqui in programma al Cremlino parteciperà anche Jared Kushner, il genero del presidente Usa Donald Trump. Witkoff, prima di vedere Putin, avrà un incontro con Dmitriev. Sul tavolo del bilaterale ci saranno i colloqui di pace con Kiev.
L’incontro, previsto per il 2 dicembre, arriva all’indomani di una giornata di tensione tra la Russia e la Nato dopo la pubblicazione di un’intervista dell’ammiraglio Cavo Dragone al Financial Times.
Le parole dell’ammiraglio Nato al Ft e la reazione di Mosca
La linea della Nato sarebbe quella di essere “più aggressiva” nella risposta agli attacchi informatici, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo della Russia. Sono queste le parole riferite al Financial Times dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell’Alleanza atlantica. “Un attacco preventivo”, fa sapere l’ammiraglio, per “essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi” sul fronte informatico.
L’intervista di Cavo Dragone ha suscitato la dura reazione di Mosca, che ha definito le “dichiarazioni irresponsabili” e dimostrative della “volontà di una escalation”. E mentre gli Stati Uniti cercano un crocevia per la pace, la Russia si prepara a un altro inverno di guerra. Visitando un centro di comando delle truppe impegnate nel conflitto in Ucraina, Putin ha riferito alle truppe di “prepararsi per continuare a combattere”.
Sul canale Telegram, il Cremlino ha riportato le parole del presidente russo che, nel ringraziare “i comandanti e il personale delle formazioni per le azioni riuscite, ha posto l’obiettivo di garantire alle forze militari tutto ciò di cui hanno bisogno per condurre azioni militari nel periodo invernale prossimo”.
E sul campo si continua a morire. L’agenzia Ria Novosti riferisce che le forze di Mosca hanno conquistato le città di Pokrovsk, nella regione ucraina di Donetsk, e di Volchansk, nel Kharkiv.
Financial Times: la Bce rifiuta prestito a Kiev
Parallelamente ai combattimenti, le ripercussioni del conflitto si estendono anche al piano finanziario e istituzionale. Il Financial Times, citando più funzionari, ha parlato del rifiuto della Banca centrale europea di un prestito a Kiev. Secondo il quotidiano economico-finanziario britannico, la Bce avrebbe rifiutato di garantire un pagamento da 140 miliardi di euro destinato all’Ucraina. Tale decisione comprometterebbe il piano dell’Ue per finanziare un “prestito di riparazione” basato su fondi russi congelati. La Banca centrale considera infatti la proposta avanzata dalla Commissione europea lesiva del suo mandato. Il prestito comprometterebbe il tentativo di Bruxelles di raccogliere fondi utilizzando gli asset della banca centrale russa bloccati presso Euroclear, il depositario belga di titoli.


