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HomeCultura Censis, il 72% degli studenti alle superiori utilizza l’Ia e crede che aiuti a scuola

Censis, il 72% degli studenti
alle superiori utilizza l'IA
e crede che aiuti a scuola

Anche gli insegnanti sono favorevoli

il 33,8% di loro la utilizza a lezione

di Chiara Di Benedetto05 Dicembre 2025
05 Dicembre 2025
eduscopio classifica

Un'aula di liceo | Foto PixaBay

ROMA – Intelligenza artificiale sì, intelligenza artificiale no. Questo è il dilemma. Ma gli studenti italiani non hanno dubbi: è un deciso sì. Secondo il 59esimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, il 72% dei giovani delle superiori utilizza l’Ia per lo studio o nella vita personale. Gli insegnanti non sono da meno: secondo i dati, più della metà degli studenti ha nella propria classe docenti favorevoli all’Impiego dell’Ia nella didattica, mentre il 33,8% ha docenti che già la utilizzano come supporto all’apprendimento.

Perché l’IA piace tanto ai ragazzi

I giovani italiani non si lasciano spaventare dalle paure e dalle incertezze di chi vede l’Intelligenza artificiale come un ostacolo allo sviluppo intellettivo. Lo studio dimostra, infatti, che i ragazzi sono profondamente convinti che un utilizzo esperto dell’Ia sia una competenza fondamentale per il futuro e ritengono che dovrebbe essere oggetto di insegnamento. Gli ambiti di applicazione dell’Ia nella didattica sono, per loro, potenzialmente infiniti: il 59,2% degli studenti crede che velocizzi alcune fasi dell’apprendimento e che permetta di approfondire i temi più complessi. Il 53,9% racconta di aver utilizzato l’Ia per sviluppare un metodo di studio, o per trovare nuovi spunti o modi originali per affrontare i compiti. E rassicurano anche chi teme che loro abusino della nuova tecnologia senza verificare la correttezza dei contenuti generati: sette su dieci affermano di controllare sempre che le risposte dell’Ia siano esatte. 

Gran parte dei ragazzi (il 43,5%) la usa per ottenere spiegazioni personalizzate sugli argomenti che non comprende e per esercitarsi con quiz, verifiche o simulazioni (il 42,9%), e altri ancora la considerano un supporto alla scrittura (il 31,9%). C’è poi un 13,5% di studenti che ammette di utilizzarla per svolgere velocemente i compiti e avere così più tempo per sé, confermando i timori dei più accaniti detrattori dell’Ia. Non tutti, però, appoggiano chi “bara”:  il 46% dei ragazzi, infatti, dichiara di provare frustrazione quando altri studenti ottengono buoni voti grazie all’Ia. 

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