LONDRA – È arrivato l’accordo ufficiale fra il governo britannico di Keir Starmer e l’Ue per la riadesione del Regno Unito all’Erasmus, il programma di scambio che interessa ogni anno tantissimi studenti dell’Unione europea.
Il nuovo accordo dai tempi della Brexit
Dall’introduzione della Brexit, ormai cinque anni fa, per gli studenti inglesi non era infatti più possibile partecipare il programma Erasmus in Europa. Ma mercoledì 17 dicembre la Gran Bretagna e l’Unione Europea hanno concordato di consentire agli studenti del Regno Unito di rientrare nel popolare programma di scambio studentesco creato dall’italiana Sofia Corradi nel 1987. Un piccolo ma simbolico segnale di miglioramento delle relazioni dopo la Brexit. Il governo britannico ha affermato che il contributo del Regno Unito per l’anno accademico 2027/28 sarà di 570 milioni di sterline.
La mossa strategica di Starmer
Fin dalla sua elezione nel maggio dello scorso anno, il primo ministro Keir Starmer ha cercato di stringere legami più stretti con l’Ue favorendo così una “nuova era” nelle relazioni. Il ritorno del Regno Unito al programma Erasmus+, che consente ogni anno a centinaia di migliaia di studenti dell’Unione europea di studiare in un altro paese dell’Unione per un massimo di 12 mesi, ne è la conferma. Inoltre, secondo quanto riportato in una nota, le due parti hanno concordato di avviare negoziati sull’integrazione del mercato elettrico e hanno fissato una scadenza per finalizzare un accordo commerciale su alimenti e bevande e il collegamento con i mercati del carbonio l’anno prossimo.


