Il segretario di Stato americano Antony Blinken / Foto Ansa

Blinken attacca Israele"Non deve rioccupare Gaza"Cresce la tensione

Al G7 di Tokyo i ministri degli Esteri raggiungono l'accordo per la pace

TOKYO – È ancora tensione tra Stati Uniti e Israele. Il segretario di Stato americano Antony Blinken, ha detto che Israele non deve “rioccupare” Gaza, mentre “guardando al dopoguerra gli elementi chiave non dovrebbero includere lo spostamento forzato dei palestinesi da Gaza e Gaza non deve diventare piattaforma per il terrorismo o altri attacchi”. Le dichiarazioni giungono al termine del G7 dei ministri degli Esteri di Tokyo, dove si è raggiunto l’accordo per una dichiarazione congiunta a favore della pace in Medio Oriente. “Dobbiamo essere più uniti che mai nel perseguimento della pace internazionale, della sicurezza, e della prosperità – si legge nella dichiarazione -. Ribadiamo la nostra forte opposizione a qualsiasi tentativo di modificare lo status pacificamente stabilito dei territori con la forza, in qualsiasi parte del mondo”. 

G7: “Due Stati unica soluzione. Israele rispetti diritto internazionale”

L’unica soluzione per una pace giusta, duratura e sicura che metta fine alla guerra tra Israele e Hamas, secondo quanto emerge dalla dichiarazione, è la presenza di due Stati, quello israeliano e quello palestinese, che possano vivere fianco a fianco in sicurezza e riconoscimento reciproco. Il G7 ha condannato fermamente gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre scorso, sottolineando che Israele ha il diritto a difendersi, pur in conformità con il diritto internazionale. Infine, i ministri degli Esteri hanno chiesto il rilascio immediato di tutti gli ostaggi ed evidenziato che “l’aumento della violenza estremista commessa dai coloni contro i palestinesi è inaccettabile”. Il conflitto in Medio Oriente preoccupa anche l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, secondo cui “la situazione attuale a Gaza è molto grave dal punto di vista umanitario” e per tale ragione i membri dell’Unione europea “devono fare del loro meglio per cercare di proteggere i civili”.

La richiesta di Joe Biden

Ieri, il presidente americano Joe Biden ha chiesto al premier israeliano Benjamin Netanyahu tre giorni di tregua per progredire nelle trattative per il rilascio degli ostaggi. Tuttavia, Netanyahu non sembra intenzionato ad arretrare e spinge le truppe di Tel Aviv a operare all’interno di Gaza City. 

Mattarella e Papa Francesco chiedono la pace in tutto il mondo

Appelli per la pace sono arrivati anche da Papa Francesco e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita in Corea del Sud. Il Pontefice, alla fine dell’udienza generale di oggi, mercoledì 8 novembre, ha ricordato, rivolgendo le sue preghiere ai popoli che soffrono per i conflitti, che “la guerra è sempre una sconfitta”. Mattarella, invece, ha affermato martedì che “una guerra che non si conclude col conseguimento della pace comporta il rischio costante di nuove violenze”. Al termine del colloquio con il suo omologo coreano Yoon Suk-yeol, il capo del Quirinale ha sottolineato che Roma e Seoul hanno riscontrato una “convergenza piena sulle crisi internazionali in atto e sono concordi nel condannare l’aggressione russa e confermare il pieno sostegno all’Ucraina, credendo che serva una soluzione di pace giusta, stabile, efficace e duratura e si possa così iniziare a pensare alla ricostruzione”.

 

Antonino Casadonte

Mi chiamo Antonino Casadonte e vengo da Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Ho conseguito la Laurea Magistrale in Lingue, Letterature comparate e Traduzione interculturale all'Università di Perugia. Oltre ad essere un esperto di lingue, letterature e culture, sono un grande appassionato di giornalismo e di calcio. Per questo motivo, nel futuro sogno di coniugare le mie due passioni e di diventare giornalista sportivo.