DAMASCO – In un’intervista rilasciata alla Bbc, il nuovo leader Al Jolani torna a chiedere la fine delle sanzioni che gravano sulla Siria. Il paese è “sfinito”, dichiara Al Jolani, e “non è una minaccia” per l’Occidente.
Un tentativo di ammorbidire il clima internazionale e avvicinarsi diplomaticamente alle potenze mondiali. Con la rivoluzione del gruppo ribelle Hayat Tahrir al-Sham (Hts), Al Jolani vuole aprire per la Siria un nuovo capitolo per il paese, un capitolo distante dal regime di Assad. Sulle sanzioni, ha sottolineato che “devono essere tolte perché erano fatte per colpire il vecchio regime. La vittima e il carnefice non dovrebbero ricevere lo stesso trattamento”
Un’altra richiesta del leader siriano riguarda la cancellazione dell’Hts dalla lista delle organizzazioni terroristiche da parte di Onu, Stati Uniti, Unione Europea e Regno Unito. Il motivo è semplice: la sua non è mai stata un’organizzazione terroristica perché non ha mai colpito civili.
Israele intanto non fa passi indietro. Prevede di mantenere la presenza militare nelle alture del Golan, una zona cuscinetto a confine della Siria per un anno.