FILE - In this July 4, 2018, file photo, a shopper walks past a Huawei store at a shopping mall in Beijing. Chinese telecom equipment giant Huawei unveiled Monday, Jan. 7, 2019, a processor chip for data centers and cloud computing in a bid to expand into an emerging global market despite Western warnings the company might be a security risk. (ANSA/AP Photo/Mark Schiefelbein, File) [CopyrightNotice: Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved]

Ancora guai per Huaweinuova accusa di spionaggioGermania la esclude dal 5G

Usa ipotizza stop a vendita di hardware Dalla Cina chiedono "stop all'isteria"

Attraverso un comunicato della portavoce Hua Chunying, il ministero degli Esteri cinese ha chiesto di porre fine “all’isteria” che ha portato negli Usa a una proposta di legge bipartisan al Congresso, che introduca il bando alla vendita di microchip e altri componenti americani a compagnie cinesi che violino sanzioni e leggi di controllo sull’export.

Le dichiarazioni arrivano all’indomani dell’iniziativa statunitense, che cita esplicitamente Huawei e Zte, due dei colossi cinesi sospettati di mettere a punto prodotti utilizzabili per lo spionaggio.

La Germania invece starebbe cercando un modo per escludere Huawei dall’asta per lo sviluppo delle nuove reti di telecomunicazione 5G, a causa dei timori di spionaggio per conto del governo cinese.

Per l’asta prevista in primavera, l’esecutivo non avrebbe intenzione di bandire determinate aziende dal mercato tedesco, ma piuttosto punterebbe a riformulare i requisiti relativi alla sicurezza per renderli fuori dalla portata di Huawei.

Tommaso Coluzzi

Tommaso Coluzzi è nato e cresciuto a Roma, ha ventiquattro anni, un sacco di macchinette fotografiche ed una laurea in Comunicazione. Ama scrivere di tutto e si interessa, in ordine sparso, di dinamiche culturali internazionali, cinema, musica e tutto ciò che è catalogabile in ambito artistico