Approvato il decreto cinemapiù spazio per film europeie più tutele ai lavoratori

Stop alla censura delle pellicole ma nuove tutele per i minori di 6 anni

L’obiettivo, secondo le parole del ministro della Cultura Franceschini, è “tutelare e valorizzare il cinema, la fiction e la creatività italiana”. A questo mireranno i decreti sul cinema italiano, approvati ieri in via definitiva dal Consiglio dei ministri. Ecco dunque, nello specifico, in cosa consistono le nuove norme.

Promozione delle opere italiane e europee. Il primo decreto prevede l’entrata in vigore di nuove quote minime per tutte le opere europee pari al 53% per tutti gli operatori, con obblighi rigorosi di programmazione e di investimento, anche per i colossi dell’on demand come Amazon e Netflix, da adempiere entro il 1 gennaio del 2019. Introdotta anche una sottoquota riservata alle opere italiane di qualsiasi genere. Nella fascia oraria tra le 18 e le 23 le emittenti dovranno riservare una quota di tempo settimanale a film, fiction, documentari, cartoni animati e opere ad alto contenuto culturale-scientifico: 12% la Rai, 6% le altre tv.

Stop alla censura e più tutela per i minori. Scompare il divieto assoluto di uscita di un’opera, così come l’uscita con tagli o modifiche della pellicola. Di contro, viene introdotto un nuovo sistema di classificazione dei film in quattro categorie: per tutti, non adatti ai minori di 6 anni, vietati ai minori di 14 anni e vietati ai minori di 18. In più, un nuovo sistema di icone e di avviso che segnala i contenuti sensibili, come scene di guerra, uso di armi o contenuti sessuali.

Tutela dei lavoratori. Le nuove norme consentono anche un maggior ricorso a contratti a tempo indeterminato, grazie al riconoscimento delle specificità del settore cinema e audiovisivo. Previsti quindi un apprendistato professionalizzante e un regolamento che stabilisca una classificazione uniforme per professioni artistiche e tecniche nel settore.

Giulia Turco

Giulia Turco, 22 anni. Approda al Master in Giornalismo dopo la Laurea triennale in Lettere Moderne, conseguita a Bologna, la sua città. Inglese, francese, spagnolo le lingue apprese durante gli studi, che le permettono di coltivare una delle sue più grandi passioni: il viaggio. Parole chiave: curiosità, passione, determinazione. Fanno di lei un occhio attento, pronto a cogliere e interpretare i grandi e piccoli cambiamenti delle società di oggi.