Caso Assange, a Londragoverno Uk contro Ecuadorrifiutato status diplomatico

Il fondatore di Wikileaks resta a Londra fuori dall'ambasciata rischia l'arresto

Si spegne in fretta la speranza di Julian Assange, co-fondatore di Wikileaks e ricercato negli Stati Uniti, di lasciare l’ambasciata ecuadoriana di Londra e trasferirsi proprio in Ecuador per recuperare la sua libertà. Questa mattina, lo fa sapere il Foreign Office britannico, la Corte di Londra ha respinto la richiesta del governo dell’Ecuador di concedere ad Assange lo status di diplomatico, in modo da permettergli di spostarsi dall’ambasciata senza essere arrestato. Il programmatore australiano risiede tra quelle mura dal 2012 e non può lasciare l’edificio, pena l’arresto per violazione dei termini di cauzione.

Nei giorni scorsi l’Ecuador si era attivato per fargli ottenere una carta di identità. Secondo il quotidiano locale El Universo il numero sarebbe 1729926483, in cui Assange risulterebbe residente nella provincia di Pichincha. In più lo scorso 21 dicembre avrebbe ricevuto anche un passaporto. Ad avvalorare questo sospetto anche un tweet del patron di Wikileaks con indosso una maglia della nazionale di calcio ecuadoriana.

Il governo di Quito è già da molto tempo in trattative per una mediazione con la Gran Bretagna sulla sorte di Assange. Questo perché la residenza forzata in ambasciata è stata definita “insostenibile” dalla ministra degli Esteri Maria Fernanda Espinosa.

Gloria Frezza

Gloria Frezza (Ortona a Mare, 13/12/1991) Nel 2010 si trasferisce a Roma per studiare Lettere Moderne all’Università La Sapienza. Completato il ciclo triennale, intraprende una Laurea Magistrale in Editoria e Scrittura nel medesimo ateneo, che conclude con il massimo dei voti nel gennaio 2016. Dal 2014 collabora con la testata online “Ghigliottina”, scrivendo di cultura ed eventi. Dall’ottobre 2016 è iscritta al Master Biennale in Giornalismo dell’Università Lumsa di Roma.