Attacchi hacker negli Usa
l’affondo di Obama
“Dobbiamo agire e agiremo”

Il Presidente americano condanna i russi
Il Cremlino: "accusa indecente senza prove"

”Dobbiamo agire e agiremo”. Queste sono le parole del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama in una intervista alla Radio pubblica nazionale statunitense NPR, parlando delle interferenze russe nelle elezioni americane.

Secondo quanto riferisce la NBC, citando più fonti governative di alto livello, tra i motivi che avrebbero indotto l’amministrazione Obama a non rispondere con maggior vigore agli hackeraggi russi durante la campagna elettorale, vi sarebbe stata anche la convinzione che avrebbe vinto Hillary Clinton. Inoltre Obama, spiega la NBC, non voleva dare l’impressione di interferire nelle elezioni e voleva evitare una guerra cibernetica nella quale gli Usa erano più vulnerabili della Russia.

Gli Stai Uniti, ha continuato Obama, risponderanno ”a tempo e luogo a nostra scelta”, lasciando chiaramente intendere che finora non c’è stata alcuna reazione. Il presidente in carica ha precisato che parte della risposta potrebbe essere resa nota e parte forse no.

Secca la replica del Cremlino, affidata al portavoce di Putin, Dmitri Peskov: “Qui bisogna o smettere di parlarne o mostrare finalmente qualche prova, altrimenti tutto ciò ha già un aspetto abbastanza indecente”