Il leader della Lega Matteo Salvini (S) con il collega di partito Roberto Calderoli (D) durante il dibattito sul caso Gregoretti nellÕAula di Palazzo Madama, Senato della Repubblica, Roma, 12 febbraio 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Verso l'autonomia regionaleIl governo dà il primo okEsultano i leghisti

Ma Rampelli (Fdi) frena Presto il nodo presidenzialismo

Nella riunione del 18 gennaio fra la premier Giorgia Meloni, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, con i ministri Maria Elisabetta Casellati responsabile delle Riforme, Roberto Calderoli, e Raffaele Fitto si è raggiunto l’ok ad inserire in uno dei prossimi Cdm l’approvazione preliminare del disegno di legge a firma Roberto Calderoli sull’autonomia differenziata.

Il governo sembra, quindi, intenzionato a voler dare un deciso impulso alla riforma sull’autonomia regionale differenziata che include anche il presidenzialismo e lo status di Roma Capitale.

Fabio Rampelli di FdI, vicepresidente Camera frena e chiede prudenza. Se sbagliamo, spiega, rischiamo il collasso.

Trapela, invece, soddisfazione dalle parole del ministro Antonio Tajani che parla di una riforma che garantisce certamente l’autonomia differenziata per il Nord ma tutela anche il Centro e Sud Italia.

Esulta la Lega che spera che questo annuncio possa avere effetti alle prossime elezioni lombarde.

Nella foto in alto il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli e il vicepremier Matteo Salvini ( Foto Ansa)

Silvia Longo

Classe 1996. Lucana. Dopo una laurea triennale e magistrale in Relazioni Internazionali qui per coltivare una passione che ho da sempre: scandagliare la realtà e tradurre in parole fatti ed emozioni.