Barcellona sfida Madridmezzo milione in piazzacontro lo stop al referendum

Rajoy: "Minaccia alla democrazia" L'Alta Corte deciderà domani sulla Legge

“Desobedencia!” Il grido ha risuonato ieri per le strade di Barcellona dove un corteo di mezzo milione di persone ha sfilato a sostegno del referendum fissato per il 1°ottobre per decidere sull’indipendenza catalana, e osteggiato da Madrid.

‘”Il governo catalano è pronto a celebrare il referendum – ha detto il presidente Carles Puigdemont alla testa del corteo parlando con la stampa estera – e il fatto che la consultazione non si faccia non è un’opzione sul tavolo. Siamo arrivati fino a qui superando molte difficoltà e supereremo quelle che verranno”.

Molti dei manifestanti indossavano magliette gialle con la scritta “SÌ” in diverse lingue e hanno formato una gigantesca X a richiamo della partecipazione al voto imminente. Il corteo ha iniziato a muoversi alle 17:14, un richiamo all’11 settembre del 1714, giorno in cui Barcellona cedette all’assedio delle truppe franco-spagnole di Filippo V e la Catalogna perse la sua indipendenza, dando inizio alla ricorrenza della Diada de Catalunya.

Il governo centrale nelle stesse ore ha presentato un ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale spagnola contro la cosiddetta ‘Ley de Transitoriedad catalana’, il provvedimento che in caso di vittoria del sì dovrebbe regolare il passaggio di poteri e la transizione dell’ordinamento giuridico della Catalogna.

Domani la Corte Costituzionale al completo dovrà decidere sull’ammissibilità del ricorso. In caso di accoglimento, come già accaduto nei giorni scorsi per i precedenti ricorsi, la “Ley” verrebbe sospesa poiché “illegale”, aprendo così la porta all’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione che spoglierebbe la Catalogna di alcune competenze regionali, senza però colpire l’autonomia del territorio, almeno formalmente.

Una misura che lo stesso Rajoy – che ha definito il referendum “un chiaro e intollerabile atto di disobbedienza alle nostre istituzioni democratiche” – non avrebbe voluto applicare perché facilmente percepibile come un’aggressione all’autonomia del territorio catalano.

Lo stesso Puigdemont, con i ministri catalani, è stato denunciato dalla Procura Generale per disobbedienza, abuso di potere e malversazione di denaro pubblico. Pesanti accuse che si aggiungono al divieto imposto dalla Suprema Corte ai 947 sindaci catalani e ai 62 alti funzionari della Generalitat di partecipare all’organizzazione della consultazione illegale.

Massimiliano Venturini

Collabora dal 2006 con Radio Popolare Verona come conduttore di Impulse Jazz. In parallelo studia le potenzialità del mezzo radiofonico ideando e conducendo Rumori D’Ambiente e Linea di Confine. Nel 2016 entra a far parte della redazione giornalistica per la stessa emittente.