Andrea Belotti showtripletta in soli 7 minutied è capocannoniere della A

Il Gallo arriva a 22 gol stagionali Elogi da parte di Mihajlović e Gattuso

Andrea Belotti colpisce ancora e sembra non volersi fermare più. Ieri, contro il Palermo (squadra che lo ha lanciato in A), un’altra tripletta memorabile che ha affondato i rosaneri e ha lanciato il Torino al successo. In svantaggio nel primo tempo per il gol di Rispoli, la squadra di Mihajlovic viene salvata dal suo bomber a segno tre volte in sette minuti. Una tripletta che consente al giovane attaccante del Torino di arrivare a 22 gol stagionali, diventando così il primo della classifica dei marcatori di Serie A.  “Mi fa piacere essere davanti a Higuain. Ringrazio soprattutto i miei compagni perché oggi mi hanno fornito dei bellissimi assist. Non ho esultato con la cresta per rispetto del Palermo: ho lasciato lì tanti amici e i tifosi rosanero mi hanno sempre voluto bene”. ha dichiarato Belotti a fine partita.

Ma i risultati del Gallo non finiscono qui. Belotti è in corsa anche per la Scarpa d’Oro.  Dopo il 3-1 di ieri, ha scavalcato Cavani del Paris Saint-Germain e si è portato a soli due punti di distanza da Messi, al primo posto con 46.

Ad intervenire dopo la partita anche Mihajlović, l’allenatore del granata che ha sempre sostenuto Belotti: “È il capocannoniere, ora è il miglior attaccante del campionato. Ma non deve fermarsi ed è necessario che continui a crescere”.

Ma le parole più belle sono quelle di Gennaro Gattuso. Fu proprio lui a scoprire il giovane Gallo quando era allenatore del Palermo. Ed ora, a distanza di anni, ribadisce che la sua fu una giusta intuizione.

L’ex calciatore del Milan, oggi allenatore del Pisa, ieri ha commentato la prestazione di Belotti ai microfoni di Sky Sport: “L’avevamo preso con Perinetti in comproprietà dall’Albinoleffe. Io da subito gli ho detto che avevo visto solo Sheva tirare in porta così e prendere sempre lo specchio. E ne ho ricevute di offese da Zamparini, diceva che non capivo nulla. Ma Belotti ha una dote, ha il veleno addosso quando attacca la profondità, quando tira con cattiveria. Ha voglia di imparare e si allena sempre a mille all’ora. Ha fatto 22 gol, ma non si accontenterà mai, è un martello”.