epaselect epa07818107 Matteo Berrettini of Italy reacts after winning match point against Gael Monfils of France during their match on the tenth day of the US Open Tennis Championships the USTA National Tennis Center in Flushing Meadows, New York, USA, 04 Septmeber 2019. The US Open runs from 26 August through 08 September. EPA/JOHN G. MABANGLO

Tennis, favola BerrettiniL'italiano sconfigge Monfilsnei quarti dell'Us Open

Ora la semifinale contro Rafael Nadal Il giovane tennista eguaglia Barazzutti

È finita con Matteo Berrettini disteso a terra, quasi incredulo per l’impresa compiuta contro Gael Monfils. Poco prima l’italiano aveva osservato la traiettoria del colpo scagliato dal francese, pregando che andasse fuori. La sfera decisiva si è stampata pochi centimetri al di là della riga, che avrebbe sancito la vittoria o la sconfitta. Il 23enne romano solo in quel momento ha iniziato a realizzare cosa era accaduto. Si è lasciato cadere sul cemento e ha messo le mani sul cappello. Poi si è alzato, ha sorriso e ha urlato la sua gioia al mondo. Matteo Berrettini è in semifinale dell’Us Open.

Al termine della sfida Berrettini ha detto di non ricordare neanche uno degli scambi effettuati con Monfils, ma i suoi colpi non sono passati inosservati tra cronisti e tifosi. Il paragone è inevitabile: Corrado Barazzutti. Il tennista friulano fu l’ultimo a raggiungere le semifinali di New York, precisamente 42 anni fa, quando non c’era l’occhio di falco e Berrettini non era neanche un’idea nella testa dei suoi genitori.

Adesso lo attende la sfida più difficile, quella contro Rafael Nadal, il re della terra rossa. Lo spagnolo ha eliminato l’argentino Diego Schwartzmann e ora dovrà vedersela con l’italiano per l’accesso alla finale della competizione. In passato Berrettini ha affrontato un’altra delle tre corone della pallina gialla, Roger Federer. Il tennista definì lo scontro con lo svizzero “una lezione di tennis”. Legittimo, anche perché a Wimbledon contro Federer le gambe ti tremano per forza, ma la speranza è che Nadal non gli impartisca ulteriori ripetizioni.

Ora l’augurio è che Berrettini si diverta, nonostante le poche ore trascorse a dormire. Il ragazzo difficilmente prenderà sonno nella città che non dorme mai, anche perché, pure se non se ne rende conto, in questo momento ha camminato come Barazzutti e ha fatto meglio di Pietrangeli e Panatta. La speranza, un po’ ambiziosa, è che faccia meglio perfino di Nadal.

Tommaso Franchi

Tommaso Franchi, nato a Roma il 30/07/1994. Diplomato al liceo classico Virgilio nel 2013. Dottore in Giurisprudenza con laurea conseguita presso l’Università degli studi Roma Tre nel 2018. Collaborazioni con la testata giornalistica Roma Daily News. Dal 2018 iscritto al Master in Giornalismo LUMSA.