HomeSport Berrettini da sogno agli US Open, ora sfida a Nadal

Tennis, favola Berrettini
L'italiano sconfigge Monfils
nei quarti dell'Us Open

Ora la semifinale contro Rafael Nadal

Il giovane tennista eguaglia Barazzutti

di Tommaso Franchi05 Settembre 2019
05 Settembre 2019

È finita con Matteo Berrettini disteso a terra, quasi incredulo per l’impresa compiuta contro Gael Monfils. Poco prima l’italiano aveva osservato la traiettoria del colpo scagliato dal francese, pregando che andasse fuori. La sfera decisiva si è stampata pochi centimetri al di là della riga, che avrebbe sancito la vittoria o la sconfitta. Il 23enne romano solo in quel momento ha iniziato a realizzare cosa era accaduto. Si è lasciato cadere sul cemento e ha messo le mani sul cappello. Poi si è alzato, ha sorriso e ha urlato la sua gioia al mondo. Matteo Berrettini è in semifinale dell’Us Open.

Al termine della sfida Berrettini ha detto di non ricordare neanche uno degli scambi effettuati con Monfils, ma i suoi colpi non sono passati inosservati tra cronisti e tifosi. Il paragone è inevitabile: Corrado Barazzutti. Il tennista friulano fu l’ultimo a raggiungere le semifinali di New York, precisamente 42 anni fa, quando non c’era l’occhio di falco e Berrettini non era neanche un’idea nella testa dei suoi genitori.

Adesso lo attende la sfida più difficile, quella contro Rafael Nadal, il re della terra rossa. Lo spagnolo ha eliminato l’argentino Diego Schwartzmann e ora dovrà vedersela con l’italiano per l’accesso alla finale della competizione. In passato Berrettini ha affrontato un’altra delle tre corone della pallina gialla, Roger Federer. Il tennista definì lo scontro con lo svizzero “una lezione di tennis”. Legittimo, anche perché a Wimbledon contro Federer le gambe ti tremano per forza, ma la speranza è che Nadal non gli impartisca ulteriori ripetizioni.

Ora l’augurio è che Berrettini si diverta, nonostante le poche ore trascorse a dormire. Il ragazzo difficilmente prenderà sonno nella città che non dorme mai, anche perché, pure se non se ne rende conto, in questo momento ha camminato come Barazzutti e ha fatto meglio di Pietrangeli e Panatta. La speranza, un po’ ambiziosa, è che faccia meglio perfino di Nadal.

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