Nella serata italiana di ieri il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiamato il presidente russo Vladimir Putin per la prima volta dalla sua elezione.
I due leader mondiali hanno discusso del rinnovo del trattato Start sugli arsenali nucleari, con la Russia che, tramite il vice ministro degli esteri Sergei Ryabkov, si è detta pronta a estendere l’accordo per cinque anni senza precondizioni e ad avviare colloqui approfonditi con gli Stati Uniti sul futuro del controllo degli armamenti, includendo le nuove armi ipersoniche nelle trattative sulla stabilità energetica.
Biden ha poi contestato a Putin le interferenze russe nelle ultime elezioni americane che hanno decretato la vittoria del democratico, i cyber attacchi lanciati da Mosca a Washington e le presunte “taglie” messe dalla Russia sui soldati statunitensi in Afghanistan per favorirne l’uccisione.
Il presidente americano si è detto preoccupato per l’avvelenamento dell’oppositore Alexiei Navalny e ha chiarito a Putin che gli Stati Uniti sostengono l’Ucraina e agiranno fermamente in risposta ad azioni che danneggiano l’Occidente. Nonostante le divergenze rimangano, il Cremlino riferisce che il presidente russo è favorevole a una normalizzazione dei rapporti con gli Stati Uniti di Joe Biden, ma chiarisce anche che non ci sono ancora le condizioni per parlare di reset delle relazioni tra le due superpotenze.
Intanto il presidente americano, secondo il New York Times, è pronto ad annunciare una serie di azioni per combattere il cambiamento climatico, tra cui l’elevazione di quest’ultimo a priorità di sicurezza nazionale e la creazione di una task force che definisca un piano per ridurre le emissioni. Le misure dovrebbero includere anche l’ordine alle agenzie governative di determinare l’ampiezza di un divieto alle trivellazioni sui terreni federali.