CAGLIARI – Dopo due anni di lavoro, l’operazione “Termine” dei carabinieri del Comando provinciale di Cagliari ha portato allo smantellamento di due organizzazioni criminali specializzata nel narcotraffico internazionale. Gli agenti, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, sono impegnati nell’esecuzione di 71 provvedimenti cautelari a carico di altrettante persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di droga in concorso, nonché porto e detenzione abusiva di armi da fuoco.
Le associazioni criminali
Le due distinte associazioni criminali radicate in Sardegna erano strettamente collegate con ambienti della criminalità albanese operanti in Toscana e in Veneto. Il primo gruppo si “occupava del reperimento dello stupefacente, in particolare cocaina ed eroina, nel territorio nazionale e della sua distribuzione in Sardegna. La seconda, definita “strumentale”, sarebbe composta da camionisti professionisti – spiegano i carabinieri – incaricati di trasportare i carichi di droga ricevuti dai fornitori albanesi e di provvedere al saldo in contanti per l’acquisto delle successive partite”. I destinatari dei provvedimenti richiesti dalla Dda di Cagliari sono sia italiani che stranieri, molti già noti alle forze dell’ordine.
Le province interessate e i numeri dell’operazione
Durante il lavoro di indagine sono stati effettuati anche arresti in flagranza di reato con il ritrovamento di armi e denaro, a cui si aggiungono i “35 chili di cocaina e i kalashnikov” rinvenuti nell’arco della notte del 5 ottobre. A riportarlo è il generale dell’Arma Luigi Grasso in conferenza stampa. La complessa operazione si snoda tra le e province di Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Roma, Pisa, Biella, Vicenza e Macerata, e vede impegnati oltre 400 Carabinieri con il supporto dei reparti territorialmente competenti.