Il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora lascia Palazzo Chigi, Roma 4 Marzo 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI

La Francia ferma la Ligue 1Seria A appesa a un filoLega e Figc scrivono a Conte

Spadafora: "Ripartenza? Poche chance" Gli altri campionati top verso ripresa

Ricominciare o non ricominciare, è questo il dilemma che accomuna tutta l’Europa del pallone. Che va però in ordine sparso: mentre Germania e Inghilterra stanno mettendo a punto un piano per far ripartire Bundesliga e Premier League, e la Spagna ha permesso alle squadre di riprendere gli allenamenti, in Francia è stato deciso lo stop alla Ligue 1. “La stagione agonistica degli sport professionistici 2019-2020, in particolare, quella del calcio, non potrà riprendere”, ha annunciato ieri il primo ministro Edouard Philippe.

In Italia invece la situazione è ancora in divenire. Il governo, nell’ultimo Dpcm, non ha permesso la ripresa degli allenamenti dei club il 4 maggio, data d’inizio della Fase 2, procrastinandola al 18, due settimane dopo. E il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha invitato i presidenti dei club a “pensare alla prossima stagione”, perché “il sentiero per la ripresa del campionato è sempre più stretto”.

Decisioni e dichiarazioni che stanno dividendo il mondo del calcio italiano. Che dopo aver litigato per settimane dopo lo stop alle gare di fine febbraio, aveva trovato una posizione comune: “Far ripartire la stagione in sicurezza, quando si potrà”.

Le frasi di Spadafora non sono piaciute a Figc e Lega Calcio, che stamattina hanno scritto una lettera direttamente al premier Giuseppe Conte – di fatto scavalcando il ministro dello Sport – in cui si chiede di permettere la ripresa per lo meno degli allenamenti. Una posizione che trova la sponda dell’Associazione Italiana Calciatori che, per bocca del presidente Damiano Tommasi, ha espresso il proprio sconcerto per la decisione di Palazzo Chigi di concedere la preparazione a chi pratica gli sport individuali, e non a chi pratica sport di squadra.

Tra i più accesi sostenitori della ripartenza del campionato c’è il presidente della Lazio Claudio Lotito: il patron biancoceleste vede a rischio la tenuta del sistema calcio, nel caso in cui la Serie A non ripartisse. Dalla sua parte ha la dirigenza di Roma e Napoli, ma non di Inter e Juventus, a cui ha chiesto di “prendere posizione”. Forse solo così potrà essere risolto, anche in Italia, il dilemma della ripartenza.

 

Federico Marconi

Roma, 1993. Dopo la maturità scientifica abbandona i numeri per passare alle lettere: prima di approdare alla Lumsa studia storia contemporanea a La Sapienza e giornalismo alla Fondazione Basso. Ha prodotto un web-doc per ilfattoquotidiano.it e collabora con L’Espresso